Il "popolo della notte" vivrà domenica la sua giornata di gloria. Sarà l'apoteosi delle aspirazioni estive castrate da mortificanti leggi e regolamenti. Sarà la woodstock in salsa meratese sotto l'insegna accattivante e minacciosa della "T", come Tsunami. Tsunami Lab, quello che un tempo era chiamato "caffè concerto" sarà inaugurato con un dispiegamento eccezionale di iniziative domenica 9 ottobre - una data non casuale - all'interno del monumento all'inutilità realizzato dopo dieci anni e 7 milioni di euro sull'area don Natale Basilico. Area più nota come Cazzaniga, balzata agli onori della cronaca col referendum del 1993 che la voleva a verde e basta. Lo tsunami è un'onda anomala, un moto ondoso generato dal terremoto sottomarino. Lo tsunami, termine giapponese, evoca catastrofi, come quella del 26 dicembre 2004, tra Sumatra, lo Sri Lanka e la Tailandia , con 290mila morti. Ma a Merate, Tsunami Lab sarà sinonimo di cultura, iniziative di sostegno ai commerci locali, musica, teatro, poesia, arte, moda, sport, relax. Andrea Robbiani ne parla in termini entusiastici, Giuseppe Procopio ne è naturalmente estasiato. Persino il solitamente prudente Massimo Panzeri non sta più nella pelle. La gioia ha contagiato tutta la Giunta municipale con effetti collaterali anche in alcuni componenti i gruppi consiliari, a partire da Aldo Castelli. E' festa per tutti. Non si sa se per portare un contributo alla giornata dedicata al "popolo della notte" o per una più sobria questione di concorrenza, anche il leggendario Kyr Royal, tempio della movida cittadina ha chiesto di poter aprire sulla piazza, allestendo una sorta di locale all'aperto sempre nella giornata di domenica. Ben venga. Lo diciamo noi, ormai sorpassati sostenitori del binomio legge e disciplina (e quando serve olio di ricino). Se questa è la ricetta condivisa dalla maggioranza per risvegliare la città, rianimare il commercio, rivitalizzare un tessuto umano in fase degenerativa, ebbene che la si metta in pratica fino in fondo. Senza frapporre ostacoli. Ritornando al regime delle deroghe tanto in uso nella passata stagione politica. Non lo nascondiamo: anche noi siamo in trepida attesa di questa straordinaria giornata che richiamerà a Merate centinaia di giovani da Milano fino a Sondrio, tutti allertati dal ritmico tam tam che batte da giorni e giorni sui social network. Un richiamo apache che sta facendo lustrare le auto - e non solo quelle - alle tribù nomadi che seguono fedelmente mode e pierre. E' auspicabile che il Comune, proprietario dei locali e di tutto ciò che sta sopra e sotto l'area don Natale Basilico abbia predisposto un piano per favorire il successo della giornata, per agevolare il fiume di auto che percorrerà la comoda via Cazzaniga fino al parcheggio interrato.

Andrea Robbiani e Monica Pezzella
Il manager Robbiani ha predisposto una task force guidata dalla comandante della polizia cittadina Monica Pezzella cui spetta il compito (e la responsabilità) di fare in modo che tutta fili liscio, senza intoppi, intralci, ingorghi. Non abbiamo dubbi che la dottoressa sarà all'altezza della situazione, anche perché questo è il suo primo vero banco di prova e per ciò avrà molti occhi addosso. I politici, anche quelli piccoli piccoli, nostrani, sono abili nell'appuntarsi medaglie scaricando le colpe. E finire in una trappola, per un responsabile di servizio non accorto è un attimo. L'invito alla cittadinanza è di partecipare a questo evento che, secondo i metereologi sarà accarezzato da un sole tiepido e gradevole. L'estate è trascorsa nella rovente polemica tra alcune associazioni e il Comune per la supposta rigidità burocratica che ha impedito lo svolgersi di diverse manifestazioni. Sulle barricate " La Nostra mela" unione parallela di commercianti meratesi che in queste settimane fatica a decidere se continuare la felice esperienza oppure fermarsi. Il grido di battaglia del subcomandante Ventrice, a capo della pro Loco e dei gruppi di contestazione era: Merate ha bisogno di una scossa. Bene, domani arriva la tempesta perfetta, addirittura uno Tsunami. E sarà per tutti o quasi un giorno di festa. Poi lunedì si tireranno le somme.
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