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Scritto Lunedì 29 agosto 2011 alle 19:18

Più di un migliaio i sindaci intervenuti alla manifestazione dell'ANCI contro i tagli agli enti locali, al grido di ''siamo noi la risorsa dell'Italia''

E' stata un vero successo, considerando la cospicua partecipazione degli amministratori, la manifestazione di protesta contro i tagli agli enti locali, previsti dalla manovra finanziaria del Governo tenutasi questa mattina a Milano.

I sindaci delle maggiori città italiane in testa al corteo snodatosi per le vie di Milano


Alcuni sindaci assistono alla prima parte della manifestazione in video-conferenza vista la scarsità dei posti
nell'auditorium Gaber a causa dell'elevata presenza di amministratori

L'iniziativa è stata organizzata dall'Anci Lombardia presso l'Auditorium Gaber, all'interno del Pirellone.
Più di un migliaio i sindaci, giunti da tutta Italia, si sono dati appuntamento davanti al grattacielo Pirelli per manifestare il proprio disappunto nei confronti di un provvedimento penalizzante per Province, Regioni ed amministrazioni locali.

VIDEO - Interventi di Pisapia e Formigoni


Il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia

A caratterizzare la manifestazione è stata la trasversalità dei partecipanti che, a prescindere dall'appartenenza a diversi schieramenti politici come Pdl, Lega o Pd, si sono uniti per far sentire la propria voce contraria alle misure drastiche della Finanziaria e per chiedere maggiore autonomia a livello locale.

Alcuni amministratori oggionesi intervenuti

Ma veniamo ora alla cronaca della giornata. A partire dalle 10 i primi cittadini si sono riuniti nella piazza di fronte al Pirellone, indossando la fascia tricolore e dei cappellini gialli con la scritta "Giù le mani dai comuni", titolo della manifestazione.

VIDEO/2-L'intervento di Alemanno


Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno con Mario Guerra, presidente nazionale Anci piccoli comuni

Presenti fin dall'inizio numerosi cronisti, che cercavano di raccogliere le numerose ''voci'' presenti.
Verso le 11 la numerosa folla di partecipanti si è spostata all'interno dell'Auditorium Gaber, dove diverse autorità di rilievo sono intervenute davanti a centinaia di sindaci.



Ad esordire è stato il presidente dell'Anci Lombardia e primo cittadino leghista di Varese, Attilio Fontana, il quale ha ribadito la necessità di riforme costituzionali a favore dei comuni italiani: "Siamo qui oggi per chiedere che la manovra venga completamente azzerata perchè così come è stata proposta è irrealizzabile. Vogliamo poter decidere sul nostro territorio in modo autonomo" ha affermato il sindaco varesino.

Il presidente di Anci Lombardia, Attilio Fontana


A prendere la parola è stato poi Giuliano Pisapia, sindaco di Milano, il cui intervento è stato particolarmente applaudito dai sindaci presenti in sala. "Quello che ci ha fatto arrivare qui in tanti è soprattutto il senso di responsabilità. Lotteremo e resteremo uniti per mettere al sicuro il futuro dei cittadini, che è anche il futuro del nostro Paese - ha affermato il primo cittadino di Milano - Oggi marciamo uniti contro scelte miopi e del tutto sbagliate. Il governo deve intervenire sui veri sprechi, non sui bisogni dei cittadini. Noi sindaci apparteniamo a diversi schieramenti politici ma ciò che ci unisce è la volontà di non tradire la fiducia dei nostri concittadini. Grazie per la vostra presenza. Nessun taglio per i comuni d'Italia: la nostra dignità non si spreca!".

Il sindaco di Roma Alemanno con il governatore Formigoni



Il presidente della Provincia di Milano, Guido Podestà ha poi ribadito l'importanza di una manovra che agisca sugli effetti di una crisi globale senza incidere pesantemente sulle realtà comunali: "Chi scrive le norme non si preoccupa di leggerne gli effetti sul territorio. Tutte le persone che sono qua oggi hanno messo la propria faccia in nome della democrazia, a differenza di chi è stato presentato in liste preconfezionate" ha affermato.

A sinistra Guido Podestà, alla guida della Provincia di Milano



Apprezzato dagli amministratori anche l'intervento di Roberto Formigoni, presidente della Regione Lombardia: "Questa manifestazione non è solo di protesta ma indica anche assunzione di responsabilità. Siamo pronti ad impegnarci per quello che ci compete. Il comune non può essere paragonato ad una casta: consiglieri e assessori fanno del volontariato sociale" ha affermato.



Il governatore si è detto inoltre contrario all'eliminazione dei piccoli Comuni ma favorevole all'accorporamento delle loro funzioni: "Abbiamo bisogno di enti più grandi e più efficienti".
Al termine, tutti i partecipanti si sono riuniti per sfilare in corteo fino a Piazza della Scala.



In prima fila il sindaco di Roma, Gianni Alemanno che ha ''presentato'' la manifestazione, quello di Verona, Flavio Tosi, Piero Fassino sindaco di Torino, oltre al primo cittadino di Milano, Giuliano Pisapia, e al sindaco di Genova, Marta Vincenzi.



In piazza Scala, su un piccolo palco allestito davanti al palazzo della Ragioneria, si sono avvicendati diversi rappresentanti dell'Anci come Mauro Guerra (coordinatore Anci piccoli comuni) ed i primi cittadini giunti da tutta Italia.



Il sindaco di Merate, Andrea Robbiani

In primo piano il sindaco barzaghese Mario Tentori

A chiudere il presidio è stato l'Inno di Mameli. Un solo coro per i sindaci: "Siamo noi, siamo noi, la risorsa dell'Italia siamo noi", e tanti gli striscioni che sono stati appesi dopo essere stati trasportati dai sindaci per le vie di Milano.


Simona Alagia-Gloria Crippa
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