Silvana Ferrario
A dare il benvenuto ai numerosi cittadini presenti è stata Chiara Conrater, che ha anche presentato l'autrice, seppur già molto conosciuta a Cernusco in quanto giornalista per testate locali, oltre che
direttore del periodico Germogli di vita del Centro aiuto alla vita di Vimercate e membro proprio della commissione biblioteca del paese. Prima di dare inizio alla presentazione, la protagonista ha proiettato una carrellata di immagini di un viaggio che fece in Perù: l'origine del suo romanzo.
Quel viaggio non avvenne in un momento qualunque, ma nel 2011, a 100 anni esatti dalla scoperta di Machu Picchu, peraltro in occasione della festa dell'Inti Raymi. Fu quell'esperienza straordinaria a contatto con culture remote che ispirò la scrittura del romanzo che, a distanza di dieci anni, ha visto la luce.
Chiara Conrater
I due si incontrano durante una tappa dei rispettivi viaggi e tra loro si instaura subito feeling. Oltre a condividere la passione per la fotografia infatti hanno in comune anche la mancanza della figura paterna. È a questo punto che l'autrice, con lo scambio di mail tra i protagonisti a ritorndalo dal viaggio, conduce verso il cuore del romanzo, verso il tema centrale: il punto di vista dei figli nati la fecondazioni eterologhe e la presa di coscienza di non sapere chi sia uno dei propri genitori.
"È un romanzo pieno di misteri - ha commentato Conrater - c'è il mistero del Perù, che il terzo grande protagonista del libro, i misteri di Marta e altri non approfonditi. Insomma, ci sono tutti gli elementi per scrivere un secondo romanzo". L'autrice non si è sbilancia a riguardo, ammettendo tuttavia che la storia di Marta potrebbe avere un seguito. Senza raccontare di più, per non correre il rischio spoiler, l'autrice ha lasciato spazio al pubblico per alcune domande.
L'autrice con Antonio Conrater. Sotto l'assessore Pietro Santoro