E' un buon piano? Naturalmente dipende dagli angoli di osservazione. Aldo Castelli è da almeno due decenni che si preoccupa dell'invecchiamento della popolazione, ritenendo ciò un fattore negativo per la città. E per questo ha sollecitato l'inserimento di edilizia convenzionata in tutti gli ambiti. Cesare Perego, che con Castelli si è speso molto collaborando con l'assessore Andrea Valli alla messa a punto del piano, ha criticato il cambio d'uso del terreno pubblico di Via Pertini e l'ambito di trasformazione di Cassina, respinto dalla maggioranza di centrosinistra che varò il Pgt vigente. Ma nonostante qualche mal di pancia sull'imponente intervento di riqualificazione del comparto ex Diana e il voto comunque contrario non è parso particolarmente critico. Lo stesso ex sindaco Giovanni Battista Albani si è soffermato più sul mancato inserimento dei 4 kmq nel parco Adda Nord, come aveva stabilito la sua maggioranza (l'ampliamento è stato poi bocciato in primavera dal nuovo vertice di centrodestra del Parco) che su aspetti specifici di questo Pgt, limitandosi a sostenere che il contenimento del consumo del suolo è ancora insufficiente. Ma la pur modesta critica andrebbe senza indugio ribaltata proprio sul Prg vigente la cui variante generale avviata dalla maggioranza di centrodestra guidata da Dario Perego è stata poi approvata da Albani sia pure con dolorose sforbiciate nella fascia nord "sfruttando" il corridoio ecologico. Nella sostanza è difficile sostenere che passando dai banchi della minoranza a quello più alto di Primo cittadino Andrea Robbiani abbia cambiato opinione. Sosteneva allora la necessità di contenere il consumo di suolo ai minimi termini ed è ciò che ha fatto con questo Pgt, sfidando, presumibilmente anche qualche opposizione interna. Sfregi al territorio, come se ne sono visti soprattutto dal Vedù fino a Sartirana lungo l'asse via Bianchi via don Consonni per i prossimi 5 anni non ce ne saranno. E questo lo si può gia considerare un gran bel risultato.