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Scritto Mercoledì 27 luglio 2011 alle 09:07

ALFINITI SCRIVE DI ESSERE GUARITO MA PER IL SUO MEDICO SI SBAGLIA

Donato Alfiniti
In una lettera aperta inviata a un giornale cittadino l'ex comandante della Polizia Locale di Merate Donato Alfiniti annuncia di stare bene. I medici - scrive - hanno fatto un buon lavoro e presto riprenderò il servizio. Più o meno in contemporanea con la lettera sfogo del comandante ("dopo due anni di vessazioni ho pagato il conto per lo stress subìto, la mia persona fa ombra, non sono stato accondiscendente con le persone presuntuose ed arroganti") il suo medico di fiducia compilava un nuovo  certificato medico di assenza dal lavoro sino alla fine di agosto.
In altre parole: Alfiniti dice di stare bene, ma per il suo medico si sbaglia. E' anche per questo tipo di contraddizioni che Donato Alfiniti rimarrà nella storia del funzionari pubblici che hanno lavorato nell'interesse della comunità meratese. Vero è che la malattia è una variabile indipendente che prescinde dalla volontà sia del paziente che del medico e  ben può essere che ci si senta bene quando invece si sta ancora male. Prudenza vorrebbe però che quando si invia alla stampa un personalissimo bollettino medico sul proprio stato di salute si interpelli prima il medico curante cui rimettere il corretto uso dei termini diagnostici. E infatti il medico ha immediatamente smentito il paziente e  compilato un altro certificato che assicura il persistere della temporanea inidoneità  di Donato Alfiniti al lavoro di poliziotto locale. Certificato che il comandante non ha ritenuto di eccepire, limitandosi a recapitarlo al suo datore di lavoro.
Irrilevante poi che fonti riferiscano di averlo visto in giro per Merate. Incuriosisce un pochino di più il leggere che "tra non molto" riprenderà il servizio. Preoccupato di questa evenienza è  il giovane di colore  con le carte perfettamente in regola che nei due mesi immediatamente precedenti il suo "malessere da stress correlato"  si è visto  notificare  due verbali di contravvenzione al codice della strada e alla disciplina sul commercio ambulante. Tutti e due firmati da Donato Alfiniti,  il primo con sanzione di euro 161,88 e il secondo con sanzione di euro 1.014,22. Totale euro 1.176,10, alias 2.277.000 delle vecchie lire  l'equivalente di un mese di stipendio di migliaia di italiani. Verbali e sanzioni  sono stati poi  revocati per intervento superiore causa inesatta lettura della legge e inesistenza del presupposto sanzionatorio, laddove alle rimostranze dell'ingiustamente punito il suggerimento dell'autorità comminante era stato quello di "fare ricorso". E' davvero una variabile indipendente la malattia da stress...
Alberico Fumagalli
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