"Sempre sulla cattiva strada". La maglietta rossa, con la scritta bianca e una donna stilizzata in nero. In spalla uno zainetto, occhiali scuri, tuta e una grinta da far invidia a un vent'enne. Enrica Ceppi, meratese, ex commerciante del centro, classe 1937, mamma del Leoncavallo, anche quest'anno è scesa a Genova con il pullman organizzato da Rifondazione comunista e dall'Arci in occasione dell'anniversario del G8. Quest'anno, però, il decennale assume un'importanza ancora più profonda e pregnante visto la situazione di difficoltà e di crisi che attraversa la società, caduta proprio su quei temi gridati a gran voce nel capoluogo ligure. Enrica Ceppi era là anche quando la polizia caricava i manifestanti, quando "ragazzi e ragazze stavano seduti in ginocchio, con le braccia alzate e venivano picchiati con i manganelli sulle mani". Più defilata rispetto agli scontri violenti Enrica ha vissuto tuttavia in prima persona quel grande movimento che ancora oggi porta con sé il suo messaggio. "Non abbiamo dimenticato quanto è accaduto ma ribadiamo che le logiche che muovono la politica che spadroneggia e il capitalismo sono fuori dal mondo" ha raccontato mentre sabato mattina attendeva il bus che l'avrebbe poi portata a Genova "Quello che dieci anni fa sostenevamo con forza ora si è avverato: crisi, insicurezza dovuta all'ingiustizia, pensioni da fame, biechi egoismi che rispondono alla voce "Padania", decadimento culturale. Ecco tutto questo è diventato realtà ma a rimetterci è sempre chi sta peggio. Noi vecchie donne e compagne continuiamo perché abbiamo a cuore il futuro delle giovani generazioni, perché riteniamo che maternità e paternità non siano un fatto biologico ma un'assunzione di responsabilità. Vogliamo che i nostri figli trovino un mondo bello, dove si possa vivere felici, dove svegliandosi si possa trovare un cielo azzurro e splendente. E' un'utopia? Sì può darsi, ma è un'utopia che deve diventare realtà". VIDEO
Di quei giorni a Genova nel 2001, ricorda con lucidità le cariche delle forze dell'ordine, punta il dito contro "i responsabili che non hanno subito processi, anzi che sono stati promossi agli alti livelli e che godevano della copertura politica. E anche quelli che chiamano del PD, i sinceri democratici di ieri e di oggi, ecco è tempo e ora che si sveglino e che imparino a guardare avanti altrimenti continueranno ad avere un gran brutto torcicollo". Partenza ore 10 dal piazzale dell'Esselunga, ritorno nella notte tra sabato e domenica. E l'appuntamento, naturalmente, per Enrica è per il prossimo anniversario.