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Scritto Giovedì 21 luglio 2011 alle 08:32

Lecco: l'associazione degli arbitri in cerca di nuove casacche nere. 145 ad oggi i soci

L’obiettivo è incrementarne il numero, ma soprattutto incentivare i giovani e stimolarli; perché seguire una partita di calcio da un punto di vista differente, quello arbitrale, può essere un diverso modo di fare sport, con i suoi relativi vantaggi. A sostenerlo è il presidente dell’associazione italiana arbitri di Lecco, il cui mandato scadrà nel giugno 2012, che non nasconde i problemi sempre più concreti del reclutamento, soprattutto tra i ragazzi. Attualmente sono 145 gli associati, 20 gli osservatori arbitrali, un’80ina gli arbitri effettivi, distribuiti a livello provinciale e regionale. 60 quelli a disposizione, che ruotano sulle 90 gare, 2 gli arbitri donna. “Fare l’arbitro comporta qualche impegno in più ed è da un punto di vista atletico più difficile. Ci vuole continuità, sacrifico e soprattutto passione  - ha dichiarato Luca Marsigli, presidente Aia Lecco – A livello regionale abbiamo avuto conferme e passaggi in categoria. Qualitativamente ci confermiamo ad alto livello”.

Luca Marsigli, Giorgio Panzeri e Cesare Valsecchi

Un impegno e un ruolo che richiede atleticità, un certo equilibrio e aspetto comportamentale, oltre ad una buona preparazione ma che con gli anni assume sempre più rilievo. Non solo: chi intraprende questa strada ha la possibilità di ambire a partite di alta categoria, coltivare nuove amicizie, avere la tessera di accesso gratuito in tutti gli stadi italiani, oltre al rimborso spese. Previsti anche raduni di tre giorni, quest’anno a Bormio (8-10 settembre) dove i convocati parteciperanno a sedute di allenamento, test atletici, riunioni tecniche, il tutto in preparazione alla stagione sportiva. Oltre alle istruzioni di carattere tecnico, i ragazzi possono approfondire amicizie e fare gruppo, unendo lo sport e l’amicizia. “Ci piacerebbe parlare anche di tattica, fondamentale in una partita. Conoscerla è importante per poter arbitrare al meglio. La cosa più difficile per un arbitro infatti, è iniziare a correre e dirigersi nella giusta direzione prima che il pallone sia calciato” ha spiegato il vice presidente Giorgio Panzeri.

Luca Marsigli, Cesare Valsecchi e Attilio Manzi

Se il reclutamento spesso avviene attraverso l’ambito scolastico, non si escludono nuove proposte per il futuro e il desiderio di avere due poli di allenamento, a Lecco e a Merate; un obiettivo che incentiverebbe soprattutto i giovani residenti nel meratese a iscriversi all’Aia lecchese, attualmente presenti, insieme al comune di Casatenovo, in numero esiguo.
C.C.
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