
Salvatore Gugliotta con la targa per il pensionamento, regalo dei colleghi degli uffici amministrativi
Dal 1 luglio è ufficialmente in pensione. Ma nel cuore, indimenticabili, resteranno i cittadini per i quali ha speso 31 anni di servizio, e i colleghi con i quali è cresciuto, umanamente e professionalmente, e per i quali la stima è e sarà sempre reciproca. Salvatore Gugliotta vice comandante aggiunto del corpo di polizia intercomunale di Robbiate prima e negli ultimi mesi anche del servizio associato di polizia locale di Merate, ha concluso la sua carriera nelle forze dell'ordine. Classe 1951, nativo della provincia di Messina, sposato e padre di due figli, dopo un breve periodo di servizio in ospedale si è arruolato nel corpo di polizia locale ricoprendo incarichi prima ad Arcore, successivamente a Paderno (comune che gli è rimasto nel cuore), Robbiate e infine a Merate. La pensione, che sembrava tanto lontana, è finalmente arrivata e ora Salvatore può dedicarsi alla sua vera passione che avrebbe voluto diventasse il mestiere per eccellenza ma che, per ragioni "vitali", ha dovuto mettere da parte: la musica.
Con lui ci sono i figli Claudio e Livio che conducono il negozio di Robbiate "Musica e dintorni", specializzato in strumenti e dotato di una sala di incisione con le migliori attrezzature per realizzare videoclip ed incisioni. Salvatore, che da anni segue anche la scuola di canto, ha accompagnato sul palco decine di ragazzi e ragazze, che dai primi rudimenti con chitarra e batteria sono poi diventati dei piccoli talenti. Ma la finalità del suo gruppo "I nuovi Albatros", che ha già fatto e ha in programma ora diversi concerti in tutta Italia, è quella di portare la buona e bella musica in ogni angolo. Senza dimenticare la beneficienza che è il principio cardine di tutti gli spostamenti dei musicisti.

Ora però i ricordi della vita di strada, ad accostare i problemi della gente, a rassicurare gli anziani che chiedono un sostegno e molto più spesso una parola di conforto, a calmare gli animi tra automobilisti incandescenti, si fanno sempre più forti e incalzanti.
"Della mia carriera mi mancherà soprattutto il rapporto con la gente e il calore umano dove i problemi si affrontavano con il cuore e la concretezza" ha raccontato
"con i colleghi ho avuto un rapporto ottimo, di collaborazione e di reciproco aiuto. L'episodio più bello che ricordo è quando, oltre vent'anni fa, trovandomi a camminare lungo l'Adda mi sono imbattuto in una donna che stava male: stava partorendo. L'ho aiutata e quella vicenda mi è rimasta nel cuore. Il momento più brutto è stato invece quando il collega di Verderio Superiore ha sterminato la sua famiglia. Una tragedia impossibile da dimenticare anche perché si era amici". 
Tanti i suicidi cui Salvatore ha dovuto assistere, trascorrendo ore e ore lungo l'alzaia a perlustrare palmo palmo le acque verdi e profonde dell'acqua che tanti segreti nascondono alla ricerca del cadavere che riaffiora.
"Sono cambiate tante cose rispetto a quando ho iniziato" ha proseguito
"ora c'è più rispetto della parte sana della cittadinanza verso la polizia locale mentre il non rispetto della parte non sana è aumentato. Però è il lavoro di squadra tra gli agenti la vera forza del corpo. Un lavoro di squadra che poi prosegue con gli impiegati dei comuni dove è importante avere dei punti di riferimento e io un grazie lo devo alla signora Lucido di Robbiate e al sindaco di Paderno Valter Motta. Un ringraziamento per tutti questi anni lo devo anche ai cittadini in particolar modo di Paderno che mi hanno trattato come se fossi uno di loro. Un pensiero lo rivolgo a chi non c'è più. Rifarei davvero tutto. Ora però la mia occupazione sarà la musica che, in questi anni, ho potuto accostare solo nel poco tempo libero". Ma in paese non si mancherà di vederlo perchè la musica sì, ma il servizio alla comunità è ancora nel suo cuore.
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