A destra l'artista Lianne Schreuder con Valentina, affetta dalla Sindrome di Ström, e mamma Marina
“Ringrazio moltissimo Lianne e Daniela - ha esordito Green - per aver dato seguito alla mia iniziativa e per aver permesso di realizzare questa bellissima mostra. E naturalmente anche tutte le altre persone che ci hanno aiutato”. L’artista, che aveva ricominciato a dipingere durante il lockdown ha colto l’occasione per coinvolgere le sue due amiche Lianne e Daniela nel progetto e legarlo oltre che allo scopo benefico, all’ispirazione venutagli attraverso la lettura del libro, Parole Buone (San Paolo Edizioni, 2020) di Sergio Astori, anche lui presente all'evento. L'autore Astori - psichiatra, psicoterapeuta e docente all’Università Cattolica di Milano - ha parlato brevemente dell’iniziativa partita proprio lo scorso anno con lo scoppio della pandemia. Non potendo offrire visite ai pazienti, Astori, ha iniziato a pubblicare sul web pillole di resilienza, le cosiddetto #ParoleBuone, un modo per aiutare ad alleggerire i disagi del tempo della pandemia, e le prime 12 sono diventate proprio i capitoli del suo libro. “Vi ringrazio per aver appoggiato il progetto #ParoleBuone. c’è ancora un gran bisogno di coraggio per ripartire. Con questi dipinti i vostri occhi hanno colto dei significati ulteriori di vedere le cose” ha detto il professore. Accanto a ogni dipinto si legge, infatti, a quale parola dell'opera di Astori il quadro sia stato associato.Le artiste Luise Green, Lianne Schreuder e Daniela Sala
Anche l’artista Lianne Schreuder, nonché presidente dell’associazione Collegamenti, ha parlato del lavoro che porta avanti nel suo Atelier di arte con persone affette da disabilità varie, sia fisiche che mentali. “Offriamo loro la possibilità di esprimersi attraverso l’arte. Tutte le persone affette da disabilità hanno la capacità di lasciare una traccia. Con loro lavoro sulla diversità, valorizzando quello che comunemente viene visto come un difetto, perché spesso ricordiamo le persone diversamente abili per quello che non possono fare e non per il contrario. La disabilità è inoltre una grande sfida, una dedizione alla fatica - ha proseguito Schreuder - per esempio, le persone che non dispongono di un linguaggio verbale riescono comunque attraverso l’arte a dialogare, e a esprimere se stesse”. Questo grande progetto che giorno per giorno l’artista Lianne porta avanti fa eco ad un altro, l’Artoteca, dove sono raccolti tutti i capolavori degli artisti con disabilità e che l’associazione dà la possibilità di noleggiare per allestire spazi privati, pubblici e commerciali chiedendo un piccolo contributo per organizzare una conferenza di accompagnamento e spiegare quello che l’artista sa realizzare. Schreuder ha anche infine espresso un desiderio, “Non ho avuto la possibilità di lavorare con Raffaella Drusian - l’artista di Verderio, scomparsa nell’aprile scorso, affetta da una grave malattia che l’aveva resa ipovedente - ma la sua arte ha lasciato un segno. Spero tanto di vedere realizzata una mostra in suo ricordo”. Un piccolo momento della serata è stato speso proprio per ricordare le tante persone, colleghi, amici o parenti, che durante il lockdown sono mancati, e fra questi, si è fatto il nome anche del noto giornalista padernese, Sergio Perego, scomparso dopo un'estenuante lotta contro il coronavirus.A destra la presidente della Pro Loco, Romina Villa