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Scritto Lunedì 21 giugno 2021 alle 09:21

Cernusco: la sindaca scrive al comitato e allega i pareri di Ats e Arpa contro i bitumi

“Dall’esame della letteratura tecnica consolidata è ben rilevabile che gli impianti di trattamento bitumi a caldo producono emissioni con svariati inquinanti […], tra cui sono presenti sia sostanze tossiche che sostanze cancerogene, ricomprese all’interno della famiglia dei composti organici volatili”. È lapidario il terzo parere che ATS Brianza ha formulato in merito alla possibilità di produrre materiale bituminoso in Località Andegardo, a Cernusco Lombardone. Un contributo che arriva dopo che l’Agenzia di Tutela della Salute ha potuto visionare le specifiche soluzioni impiantistiche che la ditta Valagussa Cave e Calcestruzzi Srl vorrebbe realizzare all’Andegardo, al confine con Merate e Osnago. Indicazioni progettuali contenute in una delle sei segnalazioni in risposta all’atto di indirizzo della Giunta cernuschese per l’avvio della procedura che porterà a vietare questo genere di attività ritenuto dannoso. Cautelativamente la sindaca Giovanna De Capitani aveva voluto chiedere un ulteriore parere ad ATS Brianza e ad ARPA Lombardia, per avere le spalle coperte in caso di ricorsi. Entrambi gli Enti hanno rassicurato a tal proposito che è facoltà dell’amministrazione nell’esercizio della programmazione territoriale porre limiti e divieti circa la tipologia di attività produttive ammesse.



In maniera molto chiara ARPA Lombardia sostiene: “Lo strumento urbanistico comunale può prevedere specifici vincoli per l’installazione, potendo anche escludere tale attività da specifiche aree o dall’intero territorio comunale”. In egual misura si esprime ATS Brianza, che pone l’accento sul principio di “precauzione a tutela della popolazione” e fa propria la definizione estensiva che l’OMS fornisce sul concetto di “salute”, intesa come “benessere psicofisico, il quale è fortemente influenzato anche dai fattori antropici”. Non di secondaria importanza è dunque per ATS Brianza la molestia olfattiva derivante dalle sostanze inquinanti dovute alla produzione a caldo di bitumi. Odori che arriverebbero fino a “diverse centinaia di metri dagli impianti” e investirebbero dunque i comparti residenziali che si trovano già nell’arco di 300 metri dall’Ambito di Trasformazione. ATS Brianza ha dunque ribadito, pur in maniera più netta, quanto aveva già scritto in due occasioni per la Variante n. 1 al PGT, approvata nel 2020, che introduceva la dicitura “produzione di conglomerato bituminoso” per l’Ambito di Trasformazione AT2 (Andegardo), attività precedentemente non prevista nel PGT di Cernusco.

ARPA in realtà aggiunge che esiste un’alternativa, che ricadrebbe però esclusivamente sul sindaco, in quanto autorità sanitaria del territorio comunale. Potrebbe essere il primo cittadino a vietare l’attivazione nell’abitato di industrie insalubri di prima classe o a subordinarla a determinate cautele. In quest’ultima fattispecie ARPA si rende disponibile a formulare indicazioni tecnico-impiantistiche per l’esercizio degli impianti. Detto in altri termini sarebbe una scelta prettamente politica stabilire se porre i divieti sin dall’estensione del PGT o se attendere in una seconda fase.

Ma l’amministrazione ha ormai stabilito quale strada imboccare. La sindaca De Capitani l’ha confermato recentemente in una lettera inviata al comitato “La Vittoria del Parco”, che tanto si era mobilitato per modificare la variante al PGT. “A seguito di valutazioni e pareri espressi da ARPA Lombardia e ATS Brianza – ha scritto il primo cittadino – la Variante n.2/2020 agli atti del P.G.T. può essere ora redatta secondo le linee guida approvate dal Consiglio Comunale, motivando l’ammissibilità o meno delle segnalazioni presentate all’avvio del procedimento”.

Le motivazioni verteranno sulla “prevalenza delle precauzioni igienico-sanitarie richieste da ATS Brianza rispetto alla specifica attività/lavorazione da implementare come definite da parte di Valagussa s.r.l., anche in relazione alle caratteristiche dimensionali, insediative e ambientali del territorio comunale e sovra comunale” ha precisato Giovanna De Capitani, che ha anticipato al Comitato questo e altri aspetti che verranno evidenziati nell’adozione della Variante n. 2, atto che arriverà in Consiglio comunale entro luglio. In linea con ATS Brianza, la nuova programmazione darà riscontro alla potenziale molestia olfattiva determinata dall’impianto, nell’ottica della tutela del benessere psicofisico della popolazione. La sindaca ha infine sottolineato che la nuova viabilità sovracomunale prevista dalla Provincia (leggasi prolungamento della tangenziale Est) amplia il bacino di cittadini potenzialmente esposti direttamente alle emissioni. Il tracciato infatti passerebbe in superficie a poca distanza dal comparto industriale.
M.P.
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