L'avvocata spiega che ha manifestato questa propensione a un amico, "un assessore di un Comune limitrofo", il quale l'ha messa in contatto con Giovanni Pelle, ormai definito portavoce di "Un passo avanti insieme". Quindi l'incontro il 20 aprile presso l'ufficio del legale a Osnago, per un primo abboccamento con l'ex tesoriere del PD di Merate. Un incontro che non avrebbe soddisfatto entrambi. "Mi ha spiegato di essere del PD e, siccome mi sono resa conto che la sua direttiva è politica, ho pensato che fosse meglio non procedere più per quella strada. Io non ho mai avuto una tessera di partito, non mi sono mai sentita né di destra né di sinistra. Mi sento indipendente". Lo precisa perché la motivazione per cui è stata scartata - lo conferma lei stessa - è per la sua presunta inclinazione politica verso il centro-destra. Un'impressione apparsa dopo aver scorso il suo profilo social in cui appaiono dei "mi piace" per pagine di partiti o soggetti politici di quell'area. "Sono dei ‘mi piace' risalenti a diversi anni fa, perché si vede che ritenevo di tenermi aggiornata su quello che veniva pubblicato su quelle pagine. Mi sembra una scusa. Altrimenti è una chiusura mentale pari a una frangia di estrema destra".
Da quanto emerge dal suo racconto il capitolo con "Un passo avanti insieme" era considerato chiuso. "Il 22 aprile, non avendo avuto una buona impressione di Pelle, ho garbatamente declinato gli inviti successivi in quanto non mi aveva dato un riscontro positivo". A spingerla a partecipare agli incontri con il gruppo sarebbe stata la sindaca Giovanna De Capitani, con un primo contatto telefonico il 5 maggio. Tre giorni dopo sarebbe seguito un colloquio in Municipio. "È stato un cordiale scambio di opinioni, la maggior parte condivise. Ci siamo lasciate con ottimi propositi" rivela Daniela Fiocchi. Che puntualizza: "La sindaca uscente mi ha invitata a partecipare agli incontri, dicendosi sollevata di aver trovato una persona come me". Dunque il primo incontro con Un passo avanti insieme. "In quell'occasione mi sono presentata in maniera specchiata, dicendo di non avere appartenenze politiche o tessere di partito. Mi pare mi abbiano ascoltata positivamente, anche se Pelle mi ha da subito attaccata, facendo presente un primo mio rifiuto". Arriviamo ai giorni più recenti, alla seconda riunione di mercoledì scorso in cui durante tutta la serata Fiocchi si è sentita messa da parte. "Se il problema, a loro dire era già in essere, avrebbero dovuto avere la correttezza di affrontarlo in quella sede a viso aperto. Soltanto ieri sera ho ricevuto una telefonata dalla sindaca uscente, la quale mi ha accusata di essere di destra e pertanto incompatibile con gli ideali della sua lista e mi ha chiuso la porta in faccia con una telefonata. Non me lo aspettavo, soprattutto da una donna e che dice di essere di sinistra. Non so perché mi hanno cercata, tenuta per due incontri e poi cacciata".
Infine la sfida dell'avvocata Fiocchi: "Io non mi fermo, anzi visti i pregiudizi ed il comportamento delle persone che si presentano come successori della Giunta uscente, mi sento ancora più responsabile nell'apportare il mio contributo ai cittadini cernuschesi". Le chiediamo se pensa di avvicinarsi a questo punto al gruppo di minoranza Identità e Futuro Nostro Cernusco, capeggiato da Gennaro Toto, e lei risponde in modo da lasciare adito alle più ampie speculazioni giornalistiche: "Mi riservo di valutare ulteriori possibilità, all'esito di eventuali sviluppi". La palla sta ora ad IFNC.
Lo spazio è a disposizione di quanti si sentono coinvolti in questa vicenda.