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Scritto Venerdì 21 maggio 2021 alle 17:42

Retesalute, Maffi: i bilanci 2018/2019 sono verificati, non siano l’alibi per liquidare

Nella precedente Assemblea dei soci il revisore dei conti per Retesalute Stefano Maffi aveva esplicitato ai sindaci la sua visione, ovvero che fosse nelle loro facoltà l'opzione del ripianamento delle perdite anziché la liquidazione. Come a voler sconfessare la vulgata secondo cui l'unica ipotesi percorribile - l'alibi dell'impossibilità di scegliere tra due o più alternative - fosse lo scioglimento. Su questo punto non è più tornato, la decisione era ormai presa. Il revisore ha però tenuto a sgombrare il campo dalle voci che davano i bilanci 2018 e 2019 non approvati in assemblea come non attendibili. E Maffi, pur non facendo i nomi, si può immaginare a chi si stesse riferendo. Del resto la cronaca del Consiglio comunale di Merate, con le parole del sindaco Massimo Panzeri e della segretaria Maria Vignola, è nota [clicca QUI].

Stefano Maffi

Il dott. Maffi ha rimarcato che il CdA ha agito in risposta al mandato dato dall'assemblea dei soci per fare chiarezza. L'indicazione, ha ricordato il revisore, era di "rifare il bilancio 2018, rivedere i risultati degli esercizi precedenti per arrivare come output del lavoro a presentare a voi dei progetti di bilancio, poi da approvare. Sono progetti ufficiali di bilancio, ora al tavolo dell'assemblea". Ha espresso che i suoi giudizi fossero positivi sia sull'esercizio 2018 sia sul 2019. Il rilievo posto nel 2018, pur in un quadro positivo appunto, era riferito al fatto che essendo subentrato nel 2018 a lavorare per Retesalute non poteva avere la certezza sui saldi al 1° gennaio 2018. Il rilievo è stato poi superato con il parere del 2019. Il messaggio che ha voluto lanciare - non solo a Merate, ma a tutti quei Comuni che nello scambio di informazioni interne e pareri hanno paventato certi rischi - è stato quindi di non sventolare impropriamente (per non dire strumentalmente) le sue relazioni per giustificare la scelta della liquidazione. Scelta comunque legittima. Maffi ha rivendicato che il lavoro fatto nell'ultimo anno dal CdA è già stata un'operazione di "estrema chiarezza".
È stato sottolineato che non sono stati rivisti annualità precedenti perché non era stata quella la richiesta dell'assemblea dei soci. Maffi ha però spiegato che in linea teorica resta nelle facoltà dell'assemblea poterlo chiedere. Infine lo sfogo: "Mi piacerebbe venire in assemblea di qui a poco e che l'assemblea dia un indirizzo chiaro su quello che volete fare, se rifare tutti i bilanci. Altrimenti dateci un altro indirizzo perché noi da febbraio siamo smarriti - ha commentato il revisore dei conti - Noi non sappiamo cosa fare. Io ho un progetto di bilancio al 31 dicembre 2020, devo mettermi a revisionarlo?".

M.P.
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