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Scritto Lunedì 12 aprile 2021 alle 14:33

Osnago: adottato il Piano di recupero per la ex Coop. Previsti due edifici residenziali

C'è un futuro residenziale per lo stabile della ex Coop (e comparto connesso) di via Trieste a Osnago. 1.395 mq di superficie territoriale, per una volumetria totale esistente di 4.429 mc. L'area è di proprietà della società con sede a Milano ADA Srl. Il complesso è disabitato e quasi totalmente inagibile. Il piano di recupero prevede una volumetria di 4.330 mc estesi su 1.065 mq. In particolare, al posto dei cinque edifici esistenti ce ne saranno due. Quello a fronte strada sarà ristrutturato, gli altri demoliti per lasciare spazio ad una nuova struttura a tre piani fuori terra. L'ingresso sia pedonale che carraio avverrà da via Trieste, mentre una rampa condurrà all'autorimessa posta al piano interrato. I lavori dovranno essere eseguiti ed ultimati entro cinque anni dall'approvazione della delibera di Consiglio sul progetto.



Non sono previste opere a scomputo degli oneri di urbanizzazione, che saranno quindi incassati per 45.863 euro. Il progetto non prevede la creazione di aree per attrezzature e servizi pubblici che spetterebbero a favore del Comune su 1.066 mq. Il corrispettivo valore è di 99.458 euro, somma che verrà monetizzata. Con questi soldi la Giunta auspica di poter creare un asilo nido adiacente alla scuola materna, in modo da dare continuità ai programmi pedagogici per la fascia 0-6 anni. Sono già in corso a tal fine interlocuzioni con la parrocchia di Osnago, che deve avere il parere della Curia. Lo ha dichiarato il sindaco Paolo Brivio nel Consiglio comunale in cui è stato adottato il Piano di recupero dell'Ambito di Trasformazione n. 11 (ex Coop).




Il gruppo di minoranza Orgoglio Osnago si è astenuta. Il capogruppo Marco Riva ha lamentato possibili disagi per il contenuto numero di parcheggi considerando che nel nuovo comparto residenziale potrebbero essere ospitate fino a 16-17 famiglie. Il suo timore è che l'amministrazione in futuro possa istituire una Zona a Traffico Limitato, che metterebbe in croce le poche rimaste attività commerciali del quartiere. Per il primo cittadino invece i parcheggi della vicina stazione ferroviaria potrebbero sopperire alle esigenze del territorio. Ha sottolineato che le abitazioni potrebbero essere appetibili per chi sfrutta molto il treno per la mobilità. Per l'uscita dai parcheggi interni del comparto sarà valutata la possibilità di impedire la svolta a sinistra, costringendo residenti e visitatori a fare l'inversione alla rotatoria della stazione.
M.P.
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