Proprio in queste ore la Lombardia sta correndo ai ripari per rimediare all'evidente caos organizzativo manifestato dalla campagna vaccinale anti-Covid. Mentre la Giunta regionale provvede a cambiare i vertici di ''Aria'', la società a cui era stata affidata la gestione delle prenotazioni e degli appuntamenti nei centri vaccinali, all'ospedale Mandic di Merate gli over 80 continuano a ricevere il vaccino dell'americana Pfizer in quella che prima della pandemia era un'area di degenza pediatrica, situata al quarto piano. Negli ultimi giorni le segnalazioni dei disagi rilevati da chi si è sottoposto alla vaccinazione o chi ha accompagnato un famigliare ultraottantenne si sono moltiplicate. Vengono ritenuti inadeguati gli ascensori che consentono di raggiungere il padiglione destinato a centro vaccinale, la cui unica alternativa sono 88 scalini che chi ha una certa età non può che salire a fatica, così come le sale d'attesa, ricavate in alcuni corridoi spesso soggetti ad assembramenti. Interpellando i sindaci del territorio sulla situazione è emerso che alcune pressioni sono state fatte all'Asst di Lecco e all'Ats Brianza affinchè ci fosse un ripensamento rispetto alla scelta logistica fatta.

Daniele Villa
''Si spera che l'Asst e l'Ats, che hanno chiaramente agito in autonomia, abbiano fatto le valutazioni più opportune, certo è che la soluzione appare poco felice'' è stato il commento di
Daniele Villa, sindaco di Robbiate e presidente della conferenza dei sindaci del Meratese. ''Questo lo abbiamo ribadito più volte a Flavio Polano, presidente del consiglio di rappresentanza dei sindaci in Ats Brianza. Effettivamente non si capisce perché gli over 80 debbano salire al quarto piano quando i vaccini Astra-Zeneca vengono somministrati a persone più giovani presso il laboratorio analisi situato al piano terra. A questo aggiungo che tutti i sindaci meratesi, nessuno escluso, aveva dato a suo tempo disponibilità per utilizzare gli spazi in cui erano state organizzate le campagne di vaccinazione antinfluenzale. Poi però non abbiamo più avuto riscontri. Da poco sappiamo che a fine marzo a Merate verranno fatte partire le vaccinazioni al centro anziani di Piazza Don Minzoni. Ad Ats abbiamo più volte ribadito che ci servono informazioni puntuali in questa fase, sull'andamento delle vaccinazioni e su ciò che possiamo fare per sensibilizzare la popolazione a sottoporsi. Ancora non sappiamo, ad esempio, chi sono gli over 80 che a tutt’oggi non si sono iscritti''.

Massimo Panzeri
Qualche sindaco ha perciò fatto sentire la propria voce per chiedere una ricollocazione del centro vaccinale al Mandic, anche se potrebbe non essere stato abbastanza per far sì che ciò accada. Del resto, non tutti i primi cittadini lo ritengono un problema reale, specie se, come
il sindaco Massimo Panzeri di Merate, si è concentrati sull'apertura di un ''hub'' nel proprio Comune.
''Sulla collocazione del centro vaccinale al Mandic ho sentito pareri contrastanti'' ha spiegato. ''Qualcuno si lamenta e altri no. Io preferisco non esprimermi. Quello che più mi interessa è che ci stiamo attivando per avviare le vaccinazioni presso il centro don Minzoni. Dovrebbe partire a fine mese e mi auguro possa agevolare una più ampia diffusione della campagna. Per quanto ci compete, stiamo cercando di accelerare il più possibile la partenza del servizio. La discussione con i medici di base è in corso, ma il rebus principale rimane la disponibilità delle dosi, che ci auguriamo sia adeguata''.
Giovanni Battista Bernocco
Tra i Comuni che per qualche giorno ha potuto sperimentare un centro vaccinale diverso da quello del Mandic ci sono i sei che afferiscono al Presst di Olgiate, anche se è notizia di poche ore fa che l'hub olgiatese potrebbe chiudere già mercoledì 24 marzo. ''Ho già avuto modo di esprimermi sul tema del centro vaccinale del Mandic e ribadisco che non è sensato chiedere a degli over 80 di raggiungere il quarto piano di un ospedale per vaccinarsi'' ha commentato
il sindaco di Olgiate, Giovanni Battista Bernocco. ''Mi chiedo perchè non abbiano pensato agli ambulatori del piano terra, che attualmente sono vuoti. Come altri miei colleghi, sinceramente non comprendo fino in fondo la scelta di Asst e Ats. Ora sembra che chiuderanno il nostro centro mercoledì e dirotteranno tutti gli anziani proprio al Mandic, e anche in questo caso non capiamo la scelta. I nostri anziani sono molto comodi a venire nella sala civica, che tra l'altro mettiamo a disposizione interamente a nostre spese''. Stando a quanto riferito dal primo cittadino olgiatese, le persone vaccinate ad Olgiate sono state poco meno di 350 in tre giorni.
Stefano Motta
Ad aver contribuito all'apertura dell'hub olgiatese c'è anche
Calco, il cui sindaco Stefano Motta è tra quei primi cittadini che hanno espresso un certo disappunto nei confronti della gestione della campagna vaccinale da parte di Ats e Asst e non solo, avendo alcune settimane fa indirizzato una lettera all'assessore regionale Letizia Moratti. ''Oltre all'assessore Moratti ho scritto anche alla responsabile dell'Ats, dottoressa Paola De Grada, mettendo a disposizione chiavi in mano la struttura del polo culturale di Arlate'' ha spiegato. ''Con chiavi in mano intendo tutto compreso, servizio d'ordine, mobilio, presidi di ambulanze e quant'altro, tutto a carico del Comune. L'unica cosa che chiedevo erano i medici chiaramente. Ad oggi però non ho ancora ricevuto nessuna risposta. Come Comune siamo stati in grado durante le fasi più critiche della pandemia di organizzare centri estivi per bimbi e adolescenti senza che nessun genitore abbia mai lamentato criticità in termini di sicurezza. Poi, sempre nel nostro piccolo, abbiamo contribuito di recente all'apertura del del centro vaccinale di Olgiate. Mi chiedo perciò come l'Ats sia finora riuscita ad organizzare un solo punto vaccinale nel meratese, peraltro in una struttura dal punto di vista sanitario completa e già allestita, in una situazione del genere. Le criticità le ho potute testare personalmente, avendo accompagnato mio padre a vaccinarsi, e riguardano ad esempio gli accessi e le uscite, o la sala d'attesa allestita in un corridoio. Un'organizzazione che ho trovato insufficiente. L'Ats tuttavia conferma che le norme di prevenzione vengono rispettate e si assumono la responsabilità di questo''.

Franco Carminati
Tra i più critici nei confronti della collocazione del centro vaccinale del Mandic c'è anche
il sindaco di Montevecchia Franco Carminati. ''Come sindaci stiamo monitorando quotidianamente la situazione anche in forma collettiva'' ha spiegato. ''Ci siamo confrontati ed è evidente che la situazione è assolutamente precaria, così come tutta l'operazione vaccinazione in Lombardia. Ci troviamo in una situazione molto grave e lo farò presente in un comunicato che diffonderemo a breve, anche se non è nel mio stile dimostrare indignazione in un momento così delicato. Come tanti altri colleghi hanno fatto ci siamo mossi per evitare che avessero luogo criticità come quelle del Mandic, che solo un cieco potrebbe non vedere. Abbiamo offerto la disponibilità delle nostre strutture appena ce lo hanno chiesto, a gennaio, ma da allora non abbiamo più avuto riscontri. Ci ritroviamo perciò indietrissimo sulla vaccinazione agli anziani e ancora di più su quella di massa''.
Paolo Brivio
''Mettere un centro vaccinale per anziani al quarto piano in linea di principio non è un'idea brillante'' ha commentato invece
il sindaco di Osnago Paolo Brivio. ''A questo proposito ho sentito sia lamentele sia considerazioni più pacate. Il punto è che se ci fosse stata una celerità reale nell'affrontare la vaccinazione di queste problematiche non ce ne saremmo nemmeno accorti. La logistica è sicuramente da migliorare e non comprendo fino in fondo la scelta del quarto piano. Presumo che l'Ats e l'Asst abbiano fatto il possibile per trovare la miglior soluzione, anche se ribadisco che non mi sembra quella più ideale. Il problema più grande è che siamo indietro rispetto ad altre regioni, pur avendo i numeri assoluti e le risorse per fare anche meglio. Il mio appello è che ci coinvolgano come Comuni fornendoci dati più chiari. Al di là della logistica dell'ospedale, ancora non ci hanno fatto avere le liste degli over 80 che non si sono vaccinati e che con potremmo contattare con gli assistenti sociali''.
Giovanna De Capitani
Anche per la sindaca di Cernusco Lombardone, Giovanna De Capitani, l'attenzione andrebbe data in questa fase ad altre problematiche. ''Personalmente non ho ricevuto particolari lamentele da parte dei cittadini rispetto alla collocazione del centro vaccinale dell'ospedale Mandic'' ha commentato. ''Penso purtroppo che la situazione rispecchi ciò che accade all'interno della Regione. Indipendentemente dai disservizi che possono esserci presso la nostra Asst, ciò che accade a livello regionale lo trovo più grave e ritengo ci voglia al più presto un cambiamento di passo e una presa di posizione rigida da parte del Governo. Stiamo gestendo la vaccinazione degli over 80 e siamo quelli che hanno vaccinato di meno con il numero di decessi più alto. E invece siamo la Regione che avrebbe più bisogno di un'organizzazione puntuale e al contempo quella che soddisfa meno i bisogni del suo popolo''.
Cristina Citterio
''La problematica del quarto piano l'ho appresa solamente dagli articoli di stampa, non avendo ricevuto direttamente segnalazioni da parte dei miei cittadini'' ha spiegato invece l
a sindaca di Lomagna Cristina Citterio. ''C'è da dire che alcuni nostri residenti vengono contattati dall'ospedale di Vimercate. Più che la logistica del quarto piano mi ha preoccupato il fatto che vengono convocate molte persone contemporaneamente. Come in tutte le cose l'organizzazione può migliorare, ma se l'Ats e l'Asst hanno ritenuto che non ci sia un'organizzazione più funzionale mi auguro che abbiano fatto la scelta migliore. Come sindaci ci siamo sempre detti disponibili alla collaborazione, ma dal mio punto di vista seguirei la linea che si sta mettendo in atto, cioè quella di puntare a strutture più ampie possibili e non delocalizzare in luoghi più ristretti gli hub vaccinali''.
Fabio Vergani
''Anche io non ho ricevuto particolari lamentele di cittadini che hanno manifestato disagi, pur avendo riscontrato che la collocazione del centro vaccinale del Mandic abbia qualche problema'' ha commentato
il sindaco di Imbersago Fabio Vergani. ''Di certo il fatto che bisogna salire al quarto piano, compilare un modulo non sempre intuitivo per le persone anziane e che ogni tanto si crei un certo affollamento nella struttura non sono degli ottimi elementi. Nelle ultime riunioni con i colleghi della conferenza dei sindaci ci siamo concentrati più che altro sull'attivazione di nuovi hub e so che a breve aprirà quello del centro anziani di Merate. Trovare soluzioni parallele al centro vaccinale del Mandic credo sia essenziale soprattutto per ovviare alle code e i rallentamenti che si creano quando c'è solo un hub. Penso che l'Ats si stia muovendo in questa direzione, soprattutto laddove c'è un numero di medici di base sufficiente. Nel nostro caso, da quando è mancata la dottoressa Cogliati e sono scadute le convenzioni con i sostituti, abbiamo delle difficoltà e purtroppo non riusciamo ad intervenire in questo senso''.
Roberto Manega
''Penso che la scelta di collocare il centro vaccinale nella struttura ospedaliera possa avere senso in funzione di un pronto intervento nel caso qualcuno dovesse accusare malori o sentirsi male'' è il parere del
sindaco di Verderio Roberto Manega. ''Tuttavia, una soluzione ai disagi che emergono dalla collocazione al quarto piano, dei quali ho appreso principalmente dalla stampa, potevano essere gli spazi che l'Ats ha richiesto ormai due mesi fa ad ogni Comune. Nel nostro caso, gli anziani over 80 sono circa 300. Avevamo messo a disposizione oltre agli ambulatori anche il primo piano di Villa Gallavresi. A questo punto potevamo già aver finito di vaccinare i nostri ultraottantenni. Noto però che i problemi legati alla gestione della vaccinazione in Lombardia sono ben più consistenti. Basti pensare al caos della piattaforma informatica degli ultimi giorni''.
Gianpaolo Torchio
''Anche a me la situazione del centro vaccinale dell'ospedale Mandic appare piuttosto grave, ma devo dire che ho avuto riscontri diversi tra loro, con qualcuno che non l'ha trovata un'esperienza del tutto negativa'' ha commentato
il sindaco di Paderno Gianpaolo Torchio. ''Da quanto ho rilevato i flussi non sono sempre costanti e quindi l'affollamento non si verifica sempre. Come sindaci sin dall'inizio abbiamo tutti confermato la disponibilità dei luoghi in cui erano state attivate le campagne per la vaccinazione antinfluenzale, nel nostro caso in Cascina Maria. Nonostante ciò non abbiamo ancora mai avuto un riscontro. Se questa situazione perdura è opportuno che come sindaci avviamo un'interlocuzione con l'ospedale, affinchè si moltiplichino sul territorio gli hub per la vaccinazione''.
Efrem Brambilla
''Secondo me la posizione del quarto piano non è una assolutamente una soluzione positiva'' è stato invece il commento del
sindaco di Santa Maria Hoè, Efrem Brambilla. ''La trovo scomoda soprattutto perché si rivolge agli anziani. Personalmente ho ricevuto alcune segnalazioni molto critiche. Quello che abbiamo fatto come Comuni del Presst è stato istituire un nostro centro vaccinale. E' stata la soluzione migliore e auspico che sempre più Comuni possano trovare accordi con i propri medici di base per aprire degli hub anche piccoli in modo che la campagna possa velocizzarsi''.
Peter Sironi
''In Comune non abbiamo ricevuto segnalazioni specifiche dai nostri cittadini'' ha spiegato
il vicesindaco di La Valletta Peter Sironi. ''Abbiamo appreso delle criticità del centro vaccinale al Mandic dalla stampa e sicuramente non siamo molto contenti della soluzione che è stata messa in campo. Non ci sembra affatto la soluzione migliore per i nostri cittadini. Come Amministrazione siamo invece molto soddisfatti di aver contribuito con i Comuni del Presst di Olgiate alla predisposizione del centro vaccinale di Olgiate. Per i nostri cittadini si è rivelato un servizio molto comodo''.
Alessandro Milani
''Attualmente non ho ricevuto nessuna segnalazione rispetto alle criticità al Mandic'' il commento di
Alessandro Milani, sindaco di Airuno. ''Posso però esprimermi sull'esperienza molto positiva del centro vaccinale di Olgiate. So dagli anziani del mio paese che il servizio è stato gestito molto bene''.
© www.merateonline.it - Il primo network di informazione online della provincia di Lecco