Dei malumori latenti
in Località Orane, a Osnago, stanno portando a organizzare
una raccolta firme. È uno strascico della comunicazione ai residenti, da parte di Lario Reti Holding, di provvedere a mettersi in regola e dunque a effettuare i lavori di separazione delle acque bianche e scure nelle proprietà. Così LRH avrebbe compiuto gli allacciamenti alla rete pubblica, avendo in programma di distinguere le tubature della rete fognaria. Una lettera dai toni “perentori” che aveva fatto infuriare gli abitanti della zona [
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Era seguito un secondo comunicato, riparatore, formulato congiuntamente dal Comune e dalla società pubblica dell’idrico. Per gli interventi privati più complessi si parlava questa volta di “tempi e modalità flessibili per la realizzazione delle opere”. Con i mezzi già in funzione per la rete pubblica, l’esecuzione era stata bloccata in quanto sarebbe stata occupata tutta la larghezza del manto stradale mentre il permesso era stato dato per la metà [
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Ad animare la raccolta firme è
il residente Fabio Nicoli: “Tra le persone con cui ho parlato c’è preoccupazione e arrabbiatura. In questo momento ci stiamo interrogando su cosa il Comune possa fare per andare incontro ai cittadini che si sono visti piombare una lettera in cui si diceva di effettuare i lavori entro 45 giorni, una cosa impossibile considerando che bisogna recuperare la documentazione tecnica, chiedere un preventivo e, nel caso dei condomini, svolgere delle riunioni condominiali”. Nicoli ha fino ad ora consegnato una settantina di volantini alle famiglie coinvolte e, insieme a chi ha compilato il modulo di protesta, vorrebbe chiedere all’amministrazione comunale innanzitutto di concedere un’agevolazione economica. “In poche settimane c’è chi dovrà sostenere spese importanti. Specialmente in un periodo di crisi e difficoltà economica, potrebbe diventare insostenibile per alcuni. So di alcuni residenti che hanno avuto preventivi dai 2 mila ai 9 mila euro. Il Comune potrebbe quindi fornire un bonus come la Regione fa per la rimozione dell’amianto su edifici privati. In alternativa uno sgravio della TARI”. In secondo luogo, Nicoli propone di creare una sorta di sportello comunale per i residenti che avessero bisogno di informazioni e documenti tecnici relativi all’impiantistica fognaria. “Penso che il Comune stesso avrebbe dovuto proporsi mettendosi a disposizione della cittadinanza. Mi sarei aspettato di trovarlo scritto nella lettera che abbiamo ricevuto e invece così non è stato. Trovo sia stata una mancanza di attenzione nei nostri confronti e questo ha fatto sì che la gente ora è scocciata”.
Al momento non ci sono stati contatti con l’amministrazione comunale, in attesa di raccogliere maggiori adesioni. Dopo una prima giornata di consegna dei moduli al banchetto all’aperto, domenica 14 marzo, nei prossimi giorni i residenti delle Orane potranno imbucare il foglio direttamente nella cassetta della posta dell’organizzatore Nicoli, pronto a farsi portavoce in Municipio.
Lo spazio è a disposizione per eventuali repliche o precisazioni.
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