Non posseggo dati statistici, ma credo di poter dire con ragionevole certezza che Imbersago sia uno dei rari Comuni italiani ad avere la propria via principale intitolata a una donna: nel nostro caso, la contessa Lina Erba Castelbarco.
L’intitolazione risale alla prima metà degli anni ’60, per volere unanime dell’allora Amministrazione guidata dal Sindaco Paolo Bonfanti e si inscrive, manco a farlo apposta, nel solco della solidarietà. All’indomani della sua scomparsa, apparve naturale e doveroso da parte della comunità di Imbersago sottolineare il ruolo di benefattrice della contessa Lina Castelbarco, specie nel periodo difficile dell’immediato dopoguerra, con un costante impegno soprattutto a favore dei più piccoli e dei più deboli.
La precedente via Nazionale lasciò così il posto all’odierna via Castelbarco e a quanto risulta dalle cronache dell’epoca la popolazione accolse con entusiasmo questa scelta. Fu così che il nome di una donna arrivò a primeggiare nella toponomastica locale, affiancando e in qualche modo sovrastando i padri della patria come Cavour e Garibaldi, i martiri come Battisti e Matteotti, i letterati come Manzoni e Cantù, i Santi come Francesco e Marcellino, gli scienziati come Fermi, Copernico, Galilei e Leonardo da Vinci, i musicisti come Verdi e Puccini…
L’8 marzo si celebra la Giornata internazionale della donna: una ricorrenza con un profondo significato sociale, politico e culturale, che cade purtroppo in un periodo difficile e drammatico di pandemia. Accanto ai doverosi e sentiti auguri a tutte le donne, mi sia consentito di formulare un auspicio per il futuro: quando sarà possibile, organizzeremo un momento pubblico di approfondimento sulla figura della contessa Lina Castelbarco, magari proprio l’8 marzo. E’ giusto che le nuove generazioni possano conoscere questa straordinaria personalità, così importante per la storia del nostro paese.
Fabio Vergani
Sindaco di Imbersago