Argomento che in senso lato non riguarda solo gli USA. Dal presidente degli Stati Uniti al bullo a scuola, dagli editorialisti sui giornali ai commentatori seriali sui social, il problema è trasversale. È all'interno di questo contesto che si pone l'iniziativa "Le parole sono importanti" - titolo di morettiana memoria - coordinata dalle associazioni Amnesty International Gruppo Merate, Arci La Lo.Co di Osnago, Dietrolalavagna di Merate e Progetto Osnago, con il patrocinio dei Comuni di Cernusco Lombardone, Merate e Osnago. Momenti di approfondimento aperti a cittadini, studenti, giornalisti, genitori, educatori, amministratori locali e a chiunque altro fosse interessato.
Tre appuntamenti con ospiti di rilievo che si terranno online e trasmessi in contemporanea sulle pagine social delle associazioni coinvolte. Il primo sarà lunedì 22 febbraio, ore 21.00. "Dalla libertà di espressione alla violenza verbale: quando la critica diventa odio". Da qui partirà l'analisi professor Federico Faloppa, docente di Storia della lingua italiana e di Sociolinguistica all'Università di Reading, in Inghilterra. Ha svolto ricerche sugli stereotipi etnici e sulla costruzione linguistica della diversità. È autore di diversi libri, tra cui: Lessico e alterità. La formulazione del diverso (2000), Parole contro. La rappresentazione del diverso nella lingua italiana e nei dialetti (2004), Razzisti a parole (per tacer dei fatti) (2011), Brevi lezioni sul linguaggio (2019) e #Odio. Manuale di resistenza alla violenza delle parole (2020).
"Educare alla comunicazione non ostile: esperienze a confronto" è il sotto-tema della seconda serata, giovedì 4 marzo, dalle ore 21.00. I relatori saranno composti da una terna. Rosy Russo, ideatrice di Parole O_Stili, progetto di sensibilizzazione ed educazione contro le pratiche e i linguaggi negativi in Rete, e titolare dell'agenzia di comunicazione Spaziouau. Marco Gui, professore all'Università Bicocca di Milano, dove si occupa di Sociologia dei media, in particolare di "disuguaglianza digitale" e di "competenze digitali", soprattutto tra i giovani. È coordinatore del Centro di Ricerca "Benessere Digitale" (www.benesseredigitale.eu). Rosy Grassi, psicologa che opera da anni all'interno delle scuole e dei servizi psico-educativi dell'area Monza-Brianza.
L'ultimo incontro di venerdì 19 marzo si concentrerà sulla "Responsabilità dei singoli e della collettività nel contrasto ai discorsi d'odio: gli strumenti possibili". A discuterne saranno due rappresentanti di Amnesty International. Francesca Liccardo, che si occupa di progetti di attivismo specializzato per il contrasto all'odio online e il monitoraggio dell'uso della forza da parte delle forze dell'ordine. Martina Chichi, giornalista che coordina il Barometro dell'odio. Attualmente è anche Hate Speech Project Officer per Amnesty International Italia.
Durante gli incontri ci si interrogherà su quali siano le modalità del discorso d'odio e su come individuare il confine tra diritto di critica e violenza verbale antidemocratica ed eventualmente se sia opportuno censurare quest'ultima. Verrà valorizzato il ruolo delle parole e saranno offerti modelli per contrapporsi ai discorsi violenti sia nella vita reale sia sulla Rete.