Solo dopo l'attivazione della "regia" da parte delle ATS lombarde nella gestione dei cosiddetti tamponi rapidi, a seguito della DGR del 3 novembre, nelle ultime settimane il Comune di Bernareggio ha deciso di muoversi insieme ai comuni di Sulbiate e Ronco Briantino. Obiettivo, garantire la copertura necessaria per questo tipo di attività alla popolazione dei tre comuni. Un'attività che in molti paesi del vimercatese (primo su tutti Bellusco) è già stata avviata da diverse settimane, con l'offerta di prezzi agevolati ai residenti. Una linea che Bernareggio ha scelto deliberatamente di non seguire, attendendo prima delle linee guida precise da parte degli organi sanitari preposti. E alla richiesta di maggiori delucidazioni alla base della scelta, avanzata dal consigliere di Vita Nuova per Bernareggio e Villanova, Marco Besana nell'ultimo consiglio comunale, il primo cittadino ha ripercorso tutta la cronistoria per arrivare alla prossima apertura del punto tamponi.

"Premetto che questo strumento può servire per avere un'idea un pò più precisa della diffusione del contagio - ha chiarito il sindaco Andrea Esposito durante il consiglio comunale - ma va detto che le autorità sanitarie non hanno garantito da subito un coordinamento chiaro per la gestione di questo meccanismo, e molti comuni infatti si sono mossi in maniera indipendente e direi creativa, chiedendo anche il supporto tramite convenzione a cooperative e associazioni per gestire il servizio. Chi chiedendo la preventiva prescrizione medica, chi senza richiederla. Di fatto i comuni hanno "tamponato" su una competenza che non spetterebbe loro. Tra l'altro voglio specificare che con questo tipo di attività stiamo facendo pagare ai cittadini dei tamponi che per legge dovrebbero essere garantiti gratuitamente tramite l'acquisto delle aziende sanitarie pubbliche. Infatti i medici di base di Bernareggio avrebbero potuto avere a disposizione le dosi per procedere in questo senso, ma, senza giudicare la loro scelta, non hanno voluto procedere in questo modo. Dopo l'uscita della DGR ci siamo quindi attivati in concerto con i comuni limitrofi, così è notizia di oggi che riusciremo ad assicurare ad un costo di 25 euro a persona senza prescrizione medica, un punto tamponi rapidi sul territorio di Sulbiate, con tutta la filiera annessa. Quindi se il tampone dovesse dare esito positivo, il conseguente tampone molecolare verrebbe gestito direttamente dalla postazione e non nuovamente dal medico di base come avveniva finora, snellendo i tempi di tutto il percorso. Credo che arrivati a questo punto si sia quindi in grado di gestire questo servizio accorpando più comuni come fatto da noi. Ci sono voluti 15 giorni perchè abbiamo dovuto mettere in atto una serie di accorgimenti richiesti da ATS, per cui nei prossimi giorni potremo partire con il servizio". Alle spiegazioni di Esposito ha fatto seguito un ulteriore chiarimento dell'assessore Jamila Abouri, che ha specificato come il diniego dei medici di base del paese alla gestione diretta dei tamponi sia stato dovuto sia all'alto rischio di esposizione al contagio, come anche alla carenza di spazi fisici adeguati negli ambulatori. Il nuovo servizio in collaborazione con i comuni di Ronco e Sulbiate partirà quindi nei prossimi giorni.
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