In questi mesi abbiamo sentito bufale su di noi, grandi come case, malelingue, fatti distorti o costruiti ad hoc, per spostare l'attenzione, abbiamo assistito alle
mille forme repressive di un messaggio che volevamo portare.
Si sa, che quando
porti un messaggio, una tematica, in modo forte e chiaro, inevitabilmente ne indichi i protagonisti, ed essendo questa tematica, una vera e propria ingiustizia, indichi a tutti
"da chi dipende", non è mai colpa di chi racconta o denuncia un'ingiustizia
(perché anche di questo siamo stati accusati), ma sempre, di
"chi ne crea le condizioni", e non è colpa nostra se esiste un'associazione calcistica che sembrerebbe più
un'azienda SpA con fine di lucro, oppure se esiste un'amministrazione che
predispone regolamenti che favoriscono un pessimo esempio sportivo pericolosissimo per il futuro dei giovani Ronchesi, così come non è colpa nostra se l'amministrazione preferisce arroccarsi, fare il tifo,
dare il 96% a chi fa business e solo il 4% a chi fa volontariato, non è nemmeno colpa nostra se per prendere un appuntamento con sua
maestà la sindaca, devi
avere il pedigree e, se ti va bene, la incontri dopo un mese, infine non è colpa nostra se noi ci muoviamo compatti, in modo trasparente, con iniziative pubbliche ed altri scelgono di strisciare tutta la vita di nascosto
lavorando sotto sotto. Noi abbiamo solo
"la colpa" di averle denunciate queste cose, perché non abbiamo nessuna intenzione di sottometterci,
come fanno molti in paese, per avere in cambio
quattro lenticchie, noi per i nostri figli, nipoti, per i nostri giovani Ronchesi, non vogliamo l'elemosina, vogliamo tutto! Vogliamo un'amministrazione che torni ad essere
Amministrazione del bene collettivo non del bene privato o peggio ancora del proprio partito, la politica è un'arte nobile e va ricordato ai più faziosi in paese che il primo cittadino rappresenta tutto il paese non un partito. Detto ciò,
siamo felicissimi di aver raggiunto l'unico vero obiettivo che ci eravamo prefissati:
dare voce e risalto, il più possibile ad un'ingiustizia subita da un'associazione di Volontariato ronchese. Oggi non ne parla tutto il paese, ne parlano tutti i paesi limitrofi, riceviamo solidarietà da altre associazioni anche di altri paesi, oggi la questione non è più un piccolo trafiletto o una chiacchiera nascosta nel paese confinante da parte di
tre invasati, oggi la questione è in prima pagina sul giornale più importante della zona, finalmente
abbiamo tolto dall'angolo l'ASD Polisportiva Nuova Ronchese. In coerenza con il programma datoci, e con i risultati raggiunti, premesso che un
Comitato nasce per morire, altrimenti saremmo un'Associazione o altro, sospendiamo le attività, proprio per restare fedeli al mandato, noi siamo sempre stati supporto ad un'idea di fare volontariato e sport, e non soffriamo di protagonismo, il supporto ha dato i propri frutti, quindi come dicono i giovani
ci metteremo in modalità stand by, e come dicono i meno giovani
saremo brace sotto la cenere mai spenta, mai morta e pronta a riattivarsi nel caso necessario, quindi ai più ostili a noi diciamo chiaramente:
non dateci ancora per morti, perché vi terremo d'occhio, e questa non è una minaccia, è quello che ogni singolo cittadino dovrebbe fare nei confronti di qualunque amministrazione comunale e di tutte le istituzioni, con la presenza assidua e la partecipazione diretta! ...Altro che nausea, disinteresse, disimpegno ed antipolitica (come voi vorreste).
I ringraziamenti sono troppi, li faremo in modo autentico alla vecchia maniera: di persona a tutti coloro che
hanno contribuito al raggiungimento dell'obiettivo!
COMITATO 1988 NON SPEGNERETE IL SOGNO