Quelle che ci attendono sono settimane potenzialmente decisive per il futuro della vicenda via Dante a Bernareggio, soprattutto per capire le reali possibilità di arrivare ad un indennizzo anticipato che possa ripagare almeno il danno economico alla struttura subìto dalle 12 famiglie sfollate ormai da oltre 4 anni, nonostante le incolmabili crepe psicologiche degli interessati nel non sapere il giorno in cui poter rimettere piede in casa propria. E' attesa a giorni la consegna della perizia tecnica dell'esperto incaricato dal Comune contenente la stima dei danni all'edificio residenziale La Vela, il più colpito dall'evento. La relazione è un passaggio ritenuto chiave dall'ente che ne aveva dato mandato di stesura in estate, perchè da confrontare con la valutazione già fornita dal perito del condominio. E se i gruppi consiliari di opposizione di Bernareggio chiedono all'amministrazione di affrettare i tempi per arrivare all'accordo transattivo sottoscritto a luglio 2019 nel consiglio comunale straordinario, sull'argomento è voluto intervenire anche il sindaco di Aicurzio, Matteo Baraggia, chiarendo come il filone stragiudiziale e di compromesso fra i tre attori (Comune, Brianzacque e assicurazione) della vicenda sia stato da lui posto già a luglio 2020 all'attenzione di ATO (Ambito Territoriale Ottimale), di cui fa parte come membro del CDA del soggetto istituzionale deputato al controllo dell'azione del gestore idrico. Baraggia è entrato quindi nel merito della sua visione, spiegando l'importanza di arrivare ad una soluzione esterna al processo perchè certo che l'origine del cedimento del terreno sia da ricondurre ad una perdita fognaria. La sua posizione è stata poi ribadita anche nel CDA di settembre, quindi approvata dal medesimo consiglio. L'effetto ottenuto sulla vicenda è quindi un incontro messo in agenda fra comune di Bernareggio, ATO e Brianzacque, per discutere di questa opzione anche con il nuovo interlocutore e velocizzare tutto il processo.

Questo il comunicato integrale del sindaco di Aicurzio:
“Da qualche mese sono membro del Consiglio di Amministrazione dell’ATO Monza Brianza, società pubblica che sovrintende a tutto ciò che riguarda il ciclo dell’acqua: acquedotto, fognatura e depurazione. Fino dalle prime riunioni ho posto sul tavolo la questione non solo per l’aspetto tecnico, ma soprattutto verso l’aspetto sociale che riguarda le 12 famiglie sfollate da 4 anni e le attività economiche danneggiate. Durante il consiglio di amministrazione di luglio, approfittando della presenza di Brianzacque ho posto sul tavolo la questione esprimendo il mio pensiero, che conduce verso una soluzione senza “processo, senza spese legali ed evitando un ulteriore lievitazione dei danni economici, già di notevole entità”.
Il tema l’ho ripreso nel consiglio di amministrazione di settembre, richiamando l’urgenza, ponendo una questione di coscienza e di valori morali finalizzati a trovare una soluzione rapida, non semplice, ma schietta e diretta a raggiungere un obiettivo preciso: la risoluzione del problema in tempi rapidi. Il tutto in forza di una relazione tecnica, che tra l’altro conferma quanto dissi il giorno in cui accadde il noto fatto, ovvero che il cedimento avveniva a seguito delle perdite fognarie che hanno fatto collassare il sottosuolo.
La proposta che ho formulato e’ stata approvata all’unanimità e ATO si è prodigata con le parti coinvolte (brianzacque e comune nella misura del 40% per ciascuno) pianificando un incontro conoscitivo e che stabilisse le modalità per giungere in tempi rapidi ad una auspicata risoluzione del problema".
Il capogruppo Lega Salvini Premier di minoranza Stefano Tornaghi ribadisce quelli che sono i problemi: 4 anni è un tempo troppo lungo per una questione tanto delicata e non ci sono giustificazioni in quanto le dodici famiglie oltre ad essere rimaste senza casa sono rimaste anche con il mutuo e le spese da pagare! Quando per omissioni è il privato a generare danni la questione è grave, ancora più grave è quando la responsabilità è in capo a strutture pubbliche, soprattutto se si tratta del Comune per cui l'azione nei confronti dei propri cittadini dovrebbe essere primaria rispetto alla tutela del patrimonio. Posto ovviamente che non si persegue alcuna tutela del patrimonio dell'ente rimandando una liquidazione di un danno già accertato! È passato ormai un anno da quando tramite delibera di consiglio straordinaria il comune si impegnava formalmente a facilitare una proposta transattiva risolutiva e devo dire che un anno di tempo per accertare la consistenza dei danni è un lasso di tempo inaccettabile!
Senza contare che è grazie al contributo del collega militante Matteo Baraggia che si è potuti giungere a preziose novità.
Ricordo quante volte ci è stato detto che se le assicurazioni non pagano, non rimane molto da fare. Sarebbe bello scoprire il contrario ma per quanto bello sarebbe anche grave, perché se ciò che forniva una scusa prima, oggi non dovesse più impedire il dirimersi della problematica allora bisognerebbe imputare la colpa a chi in passato non ha fatto altro che rimandare titubando grazie a questa scusa!
Il coordinatore della sezione Francesco Mangili dichiara che la Sezione LEGA Bernareggio da sempre e con tutte le parti politiche di ogni colore ha cercato di fare capire il problema, dal primo corteo con il gruppo Bene Comune di Vertemati e fino alle ultime mozioni con Vita Nuova. Non abbiamo mai voluto farne una questione politica, non sarebbe infatti un successo chiudere la questione ma un sollievo per quanto siamo di fronte ad una grave, gravissima ingiustizia di questo stato e della sua burocrazia, in cui i cittadini onesti rimangono dimenticati. Non vogliamo che tutto questo venga percepito come elemosina o carità, le famiglie di Via Dante hanno una dignità ed è loro diritto tornare a vivere le loro case o poterne acquistare di nuove!
Molti cittadini purtroppo non sanno cosa sia successo, anzi credono che sia colpa dei progettisti o degli occhi pollini. Bisogna fare capire che sì centrano gli occhi pollini, ma che sono scatenati da una condotta che disperdeva pericolosamente acqua. Non è detto che eventi simili non avvengano ancora!
Si riportano commenti precedentemente fatti sempre dal Consigliere Tornaghi in merito:
"La casa è il primo bene a cui gli italiani tengono, a differenza degli americani, non costruiamo case di cartone e non ci trasferiamo spesso.
Non avere LA casa (diciamo la e non una perché per molti, una non vale l'altra) è un dramma. Per alcuni diventa anche un problema economico perché in famiglia mutuo e affitto sono tra le spese principali.
Non si tratta solo di danni materiali, ma anche morali.
Spero davvero che possano avere a breve un equo compenso, spero davvero che si porti attenzione alle reti dei sottoservizi, quando rifacemmo la piazza, come dico sempre, erano ridotti un colabrodo.
In qualità di consigliere non posso che mettermi a disposizione e dare il mio consiglio.
Seppur vero che non sono stati gli amministratori a scavare la voragine, sono responsabili dei successi tanto quanto degli insuccessi, non solo quando si innaugurano le opere pubbliche".
© www.merateonline.it - Il primo network di informazione online della provincia di Lecco