Scritto Mercoledì 24 giugno 2020 alle 18:17
Bernareggio: chiusura scuola Tornaghi, l'amministrazione tiene alta l'attenzione
Non si ferma il lavoro dell'amministrazione comunale di Bernareggio per provare a dare un'alternativa alle famiglie della Scuola dell'Infanzia paritaria Tornaghi di Villanova, colpite a freddo dall'inattesa notizia della chiusura dello storico plesso di proprietà delle suore Francescane. Una vera doccia gelata che ora sta chiamando agli straordinari il comune, in quella che è un'autentica corsa contro il tempo alla ricerca di una soluzione, visto anche il periodo già molto avanzato dell'anno per una ricollocazione dell'ultimo momento per gli alunni coinvolti. "Il problema principale di questa situazione e che ho subito fatto presente, è che siamo molto in avanti con i tempi per istituire sezioni aggiuntive in altre scuole - ha dichiarato il sindaco Andrea Esposito - il motivo principale è che gli organici in questo periodo dell'anno sono già fatti. Averlo saputo prima ci avrebbe permesso di valutare altre strade che ora sono difficilmente percorribili, anche se la speranza è l'ultima a morire, e infatti stiamo facendo di tutto per sistemare gli alunni. La via preferenziale che continuiamo a battere è quella dell'affidamento della gestione del servizio ad un ente terzo. In questo senso devo dire che non abbiamo registrato una chiusura a prescindere da parte della proprietà, e questo mantiene viva la fiammella. Lo scenario ipotetico potrebbe essere quello di un traghettamento di questo soggetto esterno per un anno, per gestire nel frattempo con più tranquillità la vicenda in vista dell'anno scolastico successivo, 2021-2022. D'altro canto, il risvolto se vogliamo più negativo della questione, sta nel fatto che la criticità emersa riguardi una fascia di alunni in età prescolare, percui da un certo punto di vista diventa ancora più complicato forzare i tempi, per un inserimento che non è obbligatorio". L'amministrazione continua quindi a restare possibilista, a fronte di una comunicazione di chiusura da parte della proprietà, data alle famiglie a metà giugno, che non ha tenuto conto della possibile incidenza negativa sulle famiglie, e della necessità di trovare in tempi ragionevoli una nuova sistemazione. Purtroppo l'imprevista emergenza coronavirus, con la chiusura del plesso già a fine inverno, ha reso improrogabile la cessazione della struttura già vessata sotto l'aspetto economico.
M.L.
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