Gli oratori di
Cornate cercano di organizzarsi per aprire le attività, ma le misure cautelative che sono state messe in atto per la prevenzione dalla diffusione del Covid19, stanno complicando non poco le cose. Tra le norme, una di quelle più importanti è la presenza di adulti che facciano da sorveglianti. É proprio al fine di trovarne alcuni che il coordinatore Don Matteo Albani ha lanciato un appello. Attualmente sono otto i ragazzi maggiorenni - che fanno poi parte del precedente gruppo di educatori con esperienza e che hanno raggiunto la maggiore età - e una quindicina i genitori disponibili su turni, che hanno risposto all’accorato appello della comunità parrocchiale. Non sono però sufficienti. “Carissimi genitori, in molti, in questi giorni, ci state chiedendo come sarà quest’anno (e soprattutto se ci sarà) il nostro amato appuntamento con l’Oratorio Estivo- ha spiegato il sacerdote in una lettera destinata a tutta la comunità - Al momento sono tanti i dubbi. Stiamo lavorando per valutare tutte le possibili soluzioni, anche e soprattutto alla luce delle linee guida del Governo e della Regione Lombardia”. Sicuramente la voglia di mettersi in gioco c’è, ma al momento si scontra con le regole proposte che non sono facili da applicare. “Se si riuscirà a partire – ha proseguito don Matteo - non sarà certamente l’oratorio che abbiamo sempre conosciuto”. Infatti le norme proposte stravolgono la routine abituale, obbligando ad una presenza diversa e ad attività ridotte.
Sarà richiesto a tutti il massimo rispetto di norme igienico/sanitarie, il mantenimento del distanziamento sociale e, soprattutto, bisognerà operare per gruppi ristretti, a seconda dell’età (max 10 ragazzi per gruppo nel caso della fascia di età 12/17 anni e massimo 7 bambini nella fascia 7/11 anni). A disposizione ci sono diversi spazi: i tre oratori di Cornate, Colnago e Porto e il Centro sportivo Sant’Alessandro di Colnago.
Questi gruppi organizzati dovranno rimanere gli stessi per tutta la durata dell’oratorio e dovranno essere accompagnati da due adulti maggiorenni, al fine di permettere una tracciabilità in caso di problemi, e di ridurre le interazioni.
Anche gli spazi dovranno essere ridotti in base ad una capienza massima, così come saranno minime le attività, eliminando tutte quelle che prevedono un contatto o l’impossibilità di rimanere ad almeno 1 metro l’uno dall’altro.
“Per questo – ha spiegato il sacerdote - stiamo, in primo luogo, cercando di capire quanti adulti daranno la loro adesione certa e per tutto il periodo per capire quanti gruppi potremo ospitare. Dopo di che cominceremo a vagliare ipotesi che limitino i rischi e ci facciano ipotizzare un'estate senza problemi e che non ci esponga a questioni che, purtroppo, potrebbero sfociare anche nel legale. Capite che al momento, stando così le cose, non abbiamo certezze e la sola voglia di ripartire non può bastare. Tante sono le regole e le norme da mettere in atto (triage all’accoglienza, sanificazioni, pulizie, impossibilità di gioco libero, delimitazione di spazi ecc.). Ci teniamo, però, a tranquillizzarvi, dicendovi che nel momento in cui partiremo lo faremo in sicurezza. L’unica certezza è che comunque sarà importante fare una sorta di “patto” con le famiglie, che dovranno poi spiegare ai ragazzi che i tempi e i modi di quest’anno saranno diversi e le regole dovranno essere sempre rispettate, che gli spazi a disposizione saranno delimitati e che l’esperienza sarà sempre e solo all’interno del gruppo di appartenenza”. Purtroppo al momento c’è molta speranza, ma poche certezze.
Una cosa, però, è certa. Oltre ai tanti che in questi anni si sono resi disponibili come volontari, quest’anno ci sarà bisogno di molti più adulti e genitori. “Già in questi giorni abbiamo cominciato a contattare gli animatori maggiorenni e i genitori che nelle scorse edizioni si erano dati disponibili per non farci trovare impreparati - ha chiarito il don - Ma in questo tempo, più che in ogni altro, tutte le figure, ognuna con le proprie caratteristiche, sono fondamentali”. Qui il vero e proprio appello: “Quella del volontario adulto sarà una figura necessaria per permettere l’eventuale svolgimento delle attività! Chiediamo, quindi, a chi pensa di poter essere disponibile (non non importa per quanto tempo) di contattarci”.
Chi desidera informazioni su come poter essere di aiuto o dare la propria disponibilità può scrivere a questo indirizzo email: oratorio.cornate@gmail.com, oppure chiamare in oratorio al 0392182514.
L’organizzazione dei volontari adulti non sarà strutturata come d’abitudine e, soprattutto, prevederà corsi specifici di preparazione. “Vi spiegheremo volentieri tutto quanto sarà necessario sapere (in modo sempre più puntuale con il passare del tempo e con il chiarirsi delle direttive e delle norme) – sono state le ultime accorate parole sul tema del don a nome di tutta la Comunità parrocchiale - La comunità cristiana non vuole sottrarsi all’onore e all’onere, a cui ogni anno (in questo più che mai) è chiamata, di annunciare il Vangelo praticando la carità! San Francesco diceva: “Predicate il Vangelo, e se è proprio necessario usate anche le parole“. Non possiamo ignorare questo invito. Non possiamo farlo, soprattutto, in un tempo nel quale è necessario trovare riposte capaci di rendere leggibile quanto stiamo vivendo. Proviamoci insieme”.
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