Carnate, treno deragliato: in sei rinviati a giudizio a luglio

Sei dipendenti di Trenord sono stati rinviati a giudizio dal magistrato di Monza Angela Colella, per il deragliamento del treno 10776 avvenuto a Carnate nell'agosto 2020.
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Come si ricorderà il convoglio fermo alla stazione di Paderno d'Adda e diretto a Milano Porta Garibaldi si era messo in movimento senza che ci fosse nessuno al comando, dato che gli addetti si erano recati al vicino bar per un caffè, e secondo l'impianto accusatorio, chiaramente tutto ancora da dimostrare, non avevano inserito il freno di stazionamento e quello a molla che per un malfunzionamento non erano entrati in azione.

A bordo solo un cittadino extracee.
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Il treno aveva preso velocità e percorso i chilometri tra la fermata di Paderno e lo scalo di Carnate senza che nessuno potesse fermarlo, schiantandosi in stazione con danni ingenti alle infrastrutture e anche agli immobili che erano stati danneggiati dalle carrozze finite fuori binario.

Uno scenario apocalittico che aveva avuto un bilancio quasi miracoloso: solo un ferito, il passeggero a bordo del treno, che aveva rimediato una prognosi di 40 giorni ma nessun morto o ferito grave.
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Ora per l'accaduto il giudice ha rinviato a giudizio sei lavoratori afferenti a Trenord (capotreno, macchinista, due addetti alla manutenzione, due dirigenti) accusati a vario titolo di disastro colposo, lesioni personali colpose, tentato depistaggio e frode in processo penale (questi due ultimi capi per i dirigenti).
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Si andrà a dibattimento a luglio.
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