Mandic: Bertolaso incontra medici e sindaci. Avanzate richieste e definiti obbiettivi

L’assessore al Welfare Guido Bertolaso ha mantenuto la promessa. A distanza di quattro mesi dal precedente incontro, nel pomeriggio di martedì 19 marzo è tornato a Merate e all’Ospedale Mandic ha incontrato il personale sanitario e sindaci del territorio rassicurandoli in merito al futuro della struttura ospedaliera. Presenti all’incontro, oltre a diversi primi cittadini del Meratese e Casatese, anche il sottosegretario regionale Mauro Piazza, il consigliere regionale Giacomo Zamperini e la dirigenza della Asst di Lecco.
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Al microfono il direttore generale Marco Trivelli
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“Ho detto ai sindaci che questo è un ospedale importante per noi, ha delle strutture di buonissima qualità e personale eccellente” . Sul punto nascite l'Assessore ha spiegato che verrà comunque garantita l’assistenza a tutte le donne in gravidanza e l’assistenza pre e post parto, che è intenzionato a rafforzare. “Per il resto i reparti che ci sono, continueranno a funzionare. Il Pronto Soccorso verrà migliorato. I gettonisti, quando finiranno le convenzioni, lasceranno e verranno sostituiti da personale che in questo momento stiamo arruolando attraverso i bandi che verranno portati avanti da Regione Lombardia. Rinforzeremo la parte tecnologica comprando un’apparecchiatura per la radiologia investendo immediatamente 500.000 euro. Credo che tutte le richieste che i sindaci hanno formulato in questo momento saremo in grado di rispettarle”. L’assessore Bertolaso è parso confidente: alla domanda “perché questa volta le cose all’ospedale dovrebbero andare bene?” ha risposto che questa è “un’era geologica completamente diversa”, c’è un nuovo vertice, una nuova direzione strategica e viene utilizzato un nuovo metodo. 
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L'assessore regionale Guido Bertolaso e il sindaco di Merate Massimo Panzeri

Nel corso dell’incontro i sindaci hanno presentato otto richieste che vanno dal consolidamento del Mandic come ospedale di primo livello alla definizione di un piano di rilancio nel quadro del nuovo Poas, passando per la garanzia della presa in carico di pazienti per le patologie a maggiore prevalenza, una ricognizione della struttura e della strumentazione al fine di impiegare al meglio anche quelle sottoutilizzate, studiare un progetto post sospensione del punto nascite che definisca la nuova offerta, la valutazione della riapertura della psichiatria, la prevenzione di situazioni di crisi nei reparti a seguito della scadenza dei contratti dei gettonisti e infine di investire in un confronto con le amministrazioni e i loro organismi per garantire integrazione sociosanitaria. (CLICCA QUI per visualizzare le richieste presentate - CLICCA QUI per visualizzare la lettera del sindaco Brivio)
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Per contro i vertici della Asst hanno reso note alcune delle linee di sviluppo per il 2024. Tra queste, ha fatto sapere il direttore generale, Marco Trivelli, c’è l’ampliamento dell’offerta Chirurgica Urologica e Ginecologica a Merate, lo sviluppo di un servizio di cure palliative pediatriche, non tanto per la terminalità quanto più per l’inguaribilità di alcune patologie, inoltre sarà ulteriormente sviluppata l'Orto Geriatria e la Medicina Preoperatoria e  in programma c'è la trasformazione del Centro Dialisi Infermieristico in un vero e proprio Centro Dialisi che prevede l'assistenza di medici. A questo si aggiunge, come già annunciato, il potenziamento l’assistenza ostetrica sul territorio e la realizzazione  a Merate dell'home visiting ostetrico. “Saranno ampliate le giornate di apertura del consultorio da venerdì a sabato per Merate e da giovedì a venerdì per Casatenovo” ha spiegato il dott. Trivelli. “Sarà anche modificata l’assistenza nel punto nascita di Lecco con un maggiore impiego di ostetriche nel nido, un’attività professionalizzante per le ostetriche. Soprattutto c’è una scelta da parte delle ostetriche di Merate, stanno decidendo cosa fare. Quando una persona in cuor suo decide una cosa e non è comandata, sicuramente la fa meglio”. 
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I medici che hanno incontrato l’assessore Bertolaso sono parsi rasserenati agli occhi dei sindaci. “Abbiamo recepito un clima mai registrato e di soddisfazione per lo stato del dialogo che si è instaurato e per un evidente tentativo di motivazione del personale che la nuova dirigenza ha avviato” hanno spiegato Paolo Brivio, sindaco di Osnago e presidente del Distretto di Merate, e Fabio Vergani, sindaco di Imbersago e presidente della conferenza dei sindaci del Meratese. “Inoltre alcuni progetti ci sono stati presentanti dichiarando che sono stati costruiti insieme al personale. Sono indizi di un metodo di lavoro che sicuramente ci rincuora”. È ancora presto però per tirare un sospiro di sollievo. Ai primi cittadini è stato spiegato che ci sono ancora criticità aperte e altre potrebbero tornare ad aprirsi. “Dobbiamo stare vigili. C’è l’embrione di un piano di rilancio, il metodo ci sembra quello corretto. Gli obbiettivi di rilancio li riverificheremo. Noi abbiamo posto otto punti, loro hanno dichiarato di avere sette obbiettivi”. 
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Della stessa idea anche il sindaco di Merate, Massimo Panzeri, che ha dichiarato: “Il clima sembra decisamente cambiato e quando c’è un clima favorevole si lavora tutti meglio. Sono stati declinati degli obbiettivi precisi. Io ho chiesto che i punti di forza dell’ospedale si facciano diventare punti di eccellenza”. Il primo cittadino si è detto meno soddisfatto invece della spiegazione fornita riguardo al perché sia stato sospeso il punto nascite. “La caduta di numeri non può essere legata solo al calo demografico o a scelte diverse che fanno le donne. Evidentemente ci sono state delle scelte che appartengono al recente passato che hanno portato così a un annullamento. Positivo però che si parli di sospensione e non di chiusura”.  
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E.Ma.
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