Dare vita a una cultura del Perdono

Gentile don Andrea,
non capita di frequente di leggere articoli come questo che riguardano un “ pellegrinaggio di fratellanza “ in Terra Santa di questi tempi “oltre le bombe”.

Grazie don Andrea.
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Don Andrea Restelli durante il suo pellegrinaggio


Ma cosa fare oltre al pellegrinaggio che ha vinto la paura?

Anche noi, come i Palestinesi, non vogliamo rassegnarci alla guerra, ma come sperare nella pace e nella giustizia?

Noi occidentali siamo solo spettatori in attesa!

Frattanto forniamo armi alle guerre e non c’è alcun impegno a cambiarci, a convertire le relazioni, i pensieri, le abitudini.

Credo invece sia nostro compito, di ognuno di noi, dal più piccolo al più grande, dare vita a una nuova cultura: a quella del PERDONO , contro la nostra cultura oggi dominante del prevalere, del vincere, dell’ arrivare primo, del superare.

Tocca a noi, tocca alla nostra Chiesa! Che accadrebbe se da ogni pulpito delle nostre chiese e in ogni incontro con il nostro vicino si promuovesse il bello del “ perdono “, il bello del “perdere” responsabile e consapevole?

“Donna dove sono i tuoi lapidatori? Nessuno ti ha condannata? Neanch’io ti condanno!” ( Gv 8,3-11).

Cosa succederebbe se Hamas chiedesse perdono per il suo atto terroristico inqualificabile e Netanyahu chiedesse perdono per il suo atto tragico, ancora più enorme, di decidere a freddo di uccidere in nome di una vendetta ?

Noi dobbiamo aiutarli. Altrimenti si alimentano le guerre a stare con una delle due parti !

Si deve essere a favore del perdono, del perdere pur di ottenere la pace. Non c’è cosa più importante da fare per noi occidentali oggi.

Ma anche io vorrei chiedere al parroco di Gaza di predicare il perdono. Chissà , potrebbe anche essere ucciso, ma se Netanyahu venisse a saperlo?

È un messaggio così imprevedibile, più deflagrante di una atomica!

Io ci credo, e se tutti ci credessimo, la risposta ci sorprenderebbe.

Grazie don Andrea, la mia famiglia ha origini a Missaglia, a due passi da Lomagna .

A presto.
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C.Valagussa
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