Merate: l'Ospedale di Comunità nella palazzina di via Cerri. Ecco il progetto
Come annunciato, nella serata di giovedì 31 agosto in commissione territorio è stato illustrato il progetto che interesserà la palazzina, attualmente dismessa, che si trova in fregio a via Cerri, di proprietà dell'azienda ospedaliera.
Qui con i fondi del PNRR (Piano Nazionale Ripresa e Resilienza) si prevede di realizzare una “Casa di Comunità”, abbattendo lo stabile e ricostruendone un altro, molto simile nelle fattezze, dove dovrebbero trovare spazio tutta una serie di servizi per il paziente cronico e per chi ha necessità di una presa in carico breve, dopo il ricovero, prima della dimissione e del ritorno a casa.
Per quanto riguarda il comune si tratta di approvare l'abbattimento dello stabile con arretramento rispetto alla strada di 5 metri, perchè poi il progetto afferisce appunto ad ASST e ad illustrarlo è intervenuta l'architetto Maria Giulia Vairetti di ASST.
A confronto del padiglione esistente è previsto un leggero ampliamento ma nel rispetto del contesto che ha dei vincoli ambientali. La struttura nuova, quindi, rispetterà quanto ha attorno armonizzandosi con esso, senza risultare una “mosca bianca”.
Si tratterà sempre di due piani con un tetto piatto su cui saranno posizionati i pannelli fotovoltaici. Uno dei requisiti previsti dai finanziamenti PNRR, infatti, è quello dei risparmio energetico in un'ottica di emissioni zero.
Al piano terra sono previsti i poliambulatori, spazi per le associazioni di settore, il punto unico di accesso, l'area prelievi e vaccinazioni, le attività consultoriali, la medicina preventiva, le cure primarie e di continuità assistenziale.
Al piano superiore, invece, ci sarà l'Ospedale di Comunità, uno spazio intermedio tra il ricovero e le dimissioni a casa, il transito tra l'ospedale per acuti e il domicilio o anche un luogo dove il medico di medicina generale ritiene sia necessario una degenza breve e a bassa intensità di cura. Garantito il servizio di guardia attiva.
Quelli che un tempo erano i box delle ambulanze, nel cortile interno e che si affacciano sul parcheggio a pagamento, saranno demoliti e lì sarà realizzato, come previsto dal PGT, un passaggio pedonale di collegamento con l'ex area Ecosystem.
Il progetto, che ASST dovrà presentare in forma definitiva nel giro di poche settimane per rispettare i termini previsti dal PNRR, andrà poi in consiglio comunale e da lì inizierà l'iter. 2024 l'avvio preventivato dei lavori, 2026 termine ultimo per la chiusura.
L'auspicio, naturalmente, è che non resti poi una bella scatola vuota ma che si possa contare sull'arrivo di personale a supporto sia del presidio ospedaliero che dei medici di medicina generale.
Qui con i fondi del PNRR (Piano Nazionale Ripresa e Resilienza) si prevede di realizzare una “Casa di Comunità”, abbattendo lo stabile e ricostruendone un altro, molto simile nelle fattezze, dove dovrebbero trovare spazio tutta una serie di servizi per il paziente cronico e per chi ha necessità di una presa in carico breve, dopo il ricovero, prima della dimissione e del ritorno a casa.
Per quanto riguarda il comune si tratta di approvare l'abbattimento dello stabile con arretramento rispetto alla strada di 5 metri, perchè poi il progetto afferisce appunto ad ASST e ad illustrarlo è intervenuta l'architetto Maria Giulia Vairetti di ASST.
A confronto del padiglione esistente è previsto un leggero ampliamento ma nel rispetto del contesto che ha dei vincoli ambientali. La struttura nuova, quindi, rispetterà quanto ha attorno armonizzandosi con esso, senza risultare una “mosca bianca”.
Si tratterà sempre di due piani con un tetto piatto su cui saranno posizionati i pannelli fotovoltaici. Uno dei requisiti previsti dai finanziamenti PNRR, infatti, è quello dei risparmio energetico in un'ottica di emissioni zero.
Al piano terra sono previsti i poliambulatori, spazi per le associazioni di settore, il punto unico di accesso, l'area prelievi e vaccinazioni, le attività consultoriali, la medicina preventiva, le cure primarie e di continuità assistenziale.
Al piano superiore, invece, ci sarà l'Ospedale di Comunità, uno spazio intermedio tra il ricovero e le dimissioni a casa, il transito tra l'ospedale per acuti e il domicilio o anche un luogo dove il medico di medicina generale ritiene sia necessario una degenza breve e a bassa intensità di cura. Garantito il servizio di guardia attiva.
A sinistra l'architetto Vairetti, l'architetto Bonzanni e l'ing. Romano
Quelli che un tempo erano i box delle ambulanze, nel cortile interno e che si affacciano sul parcheggio a pagamento, saranno demoliti e lì sarà realizzato, come previsto dal PGT, un passaggio pedonale di collegamento con l'ex area Ecosystem.
Il progetto, che ASST dovrà presentare in forma definitiva nel giro di poche settimane per rispettare i termini previsti dal PNRR, andrà poi in consiglio comunale e da lì inizierà l'iter. 2024 l'avvio preventivato dei lavori, 2026 termine ultimo per la chiusura.
L'auspicio, naturalmente, è che non resti poi una bella scatola vuota ma che si possa contare sull'arrivo di personale a supporto sia del presidio ospedaliero che dei medici di medicina generale.
S.V.