Mandic: 'Ora Basta' interviene sul caso del cane buongustaio

Non presterà più, almeno per il momento, alcun servizio presso il pronto soccorso di Merate e più in generale presso l'ospedale cittadino e la sua presunta condotta è stata segnalata all'ordine professionale dei medici cui appartiene. Così ha deciso l'ASST di Lecco a titolo cautelativo nei confronti del medico gettonista resosi reo di apprezzamenti verbali nei confronti di una giovane recatasi al PS per farsi medicare il morso di un cane sulle natiche.
Un "buongustaio" lo avrebbe definito il professionista scrivendolo addirittura nel referto consegnato alla giovane con la terapia da seguire prima di essere dimessa dall'ospedale.
In merito sono intervenute l'ASST specificando la sua posizione e il collettivo di associazioni meratesi “Ora basta”.

In calce i due comunicati
Paolo Favini, Direttore Generale ASST di Lecco: “In qualità di Medico e di Direttore Generale della ASST di Lecco, porgo le mie sentite scuse alla Signora per quanto accaduto durante il suo accesso al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Merate, avvenuto nella notte del 25 luglio”.

La direzione della ASST di Lecco comunica che,appena venutaa conoscenza del referto rilasciato all’esito della prestazione,ha provveduto a contestarlo alla Societàda cui dipende il medico coinvolto e ha disposto, a titolo cautelativo, che il sanitario non effettui più alcun servizio presso il Pronto Soccorso del nosocomio meratese e che venga immediatamente rimosso dai turni già programmati e sostituito da altro professionista.

La direzione sta procedendo a segnalare la condotta all’Ordine dei Medici al quale il sanitario è iscritto, per le valutazioni deontologiche di competenzae si riserva, inoltre, di procedere all’eventuale applicazione delle penali previste dal contratto con la Società che, in caso di iniziative in sede civile o penale derivanti dall’accaduto, sarà anche ritenuta responsabile con il professionista.
Dott. Favini Direttore generale ASST Lecco 

e.p.c. Ufficio Relazioni col Pubblico ASST Lecco 

Le scriviamo in riferimento ai fatti avvenuti al Pronto Soccorso di Merate nella notte fra martedì 25 e mercoledì 26 luglio e riportati ampiamente dalla stampa locale, fatti che hanno visto una donna di 28 anni recatasi al Pronto Soccorso dell’Ospedale Mandic per ricevere le cure necessarie in seguito al morso di un cane e diventata oggetto di molestie verbali da parte del medico di turno. 

Nella ricostruzione della cronista si legge che la paziente si è presentata alle 23:30 per ricevere le prime cure e che nel corso della visita il medico ha fatto una battuta sul cane che l’ha morsicata definendolo “buongustaio”. 

Alle 2:30 quando la paziente è stata richiamata per ricevere informazioni relative alla terapia da seguire, in un ambiente ormai semi deserto e con le luci abbassate, il medico ha finto di non riconoscerla per via della mascherina dicendo: “non ti ho riconosciuto perché ho visto solo l’altra faccia”. Il sanitario ha continuato con le molestie verbali, ma non si è fermato lì e ha confermato il suo comportamento scrivendo sul referto:” morso di cane buongustaio”, come si può verificare da copia del referto pubblicato sulla stampa locale. 

Dott. Favini 

Comportamenti come quelli espressi dal medico non sono accettabili e ravvisano la molestia verbale. 

Qualsiasi commento espresso sulla persona, o sul suo aspetto fisico, sull’abbigliamento o qualsiasi frase che porta turbamento alla persona, non sono da ritenersi complimenti ma sono molestie verbali. 

Ci teniamo a precisare da donne e da utenti che ci aspettiamo di trovare da parte del personale medico e paramedico dell’Ospedale Mandic, professionalità, competenza, sensibilità e rispetto delle persone, così come previsto dal codice deontologico. 

Le chiediamo pertanto di intervenire affinché comportamenti deplorevoli ed inaccettabili come quello del medico non avvengano più. 

Sappiamo che il medico è un gettonista quindi le chiediamo di intervenire presso la cooperativa che fornisce all’Ospedale Mandic il personale per il Pronto Soccorso affinché vengano presi provvedimenti nei suoi confronti. 

Le chiediamo inoltre se nella convenzione con la cooperativa è previsto un codice etico che garantisca da parte dei medici un comportamento rispettoso delle donne, che non le veda come preda e pertanto oggetto di commenti non graditi o di atteggiamenti non rispettosi della persona. 

A questo scopo le chiediamo di intervenire anche con azioni di formazione e di educazione del personale. 

Certe di trovare in lei attenzione inviamo cordiali saluti. 

Associazione DietroLaLavagna aps 
Merate in Comune 
L’Altra metà del cielo telefono donna di Merate 
Associazione LEI aps 
Associazione Piccoli Idilli 
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