Inquinamento da PM 10 e Pm 2,5: se Milano è la terza città al mondo più inquinata, l’aria nel meratese non è migliore

Secondo la piattaforma IQAIR, il giorno 21 marzo, Milano è risultata la terza città al mondo con la peggiore aria, la terza più inquinata dopo Teheran e Pechino. Tra gli inquinanti più pericolosi c'è il PM 2,5 (µg/mc), una particella di diametro inferiore ai 2,5 millesimi di millimetro (o micron, μ). Data la sua dimensione estremamente ridotta, è capace di penetrare in profondità nel sistema respiratorio umano, raggiungendo non solo la trachea e le vie respiratorie superiori, quale è il caso del Pm10, ma anche gli alveoli polmonari.


Delle diverse sostanze inquinanti che l'attività di matrice antropica emette nell'atmosfera, una particolare attenzione va rivolta al cosiddetto particolato fine, o Pm2.5 (acronimo inglese di particulate matter), che secondo la European environmental agency (Eea) e l'organizzazione mondiale per la salute (Oms) è tra le più nocive. In particolare, ha un impatto molto forte sulla salute umana, e ogni anno causa migliaia di decessi prematuri. L'esposizione al PM 2,5 aumenta del 6% il rischio di infarto, 11% di ictus, il 12% di malattie cardiovascolari.

I dati di Milano nella settimana dal 18 al 23 registrano ben 5 superamenti su 6 del valore limite di 25 µg/mc. Più in dettaglio: 27 il giorno 18 - 30 il giorno 19 - 36 il giorno 20 - 43 il giorno 21 - 33 il giorno 22 - 11 il giorno 23. Se questi dati fanno balzare Milano sul podio nero del maggior inquinamento planetario le nostre zone non sono troppo da meno. Merate (nella parentesi il dato di Milano): 30 µg/mc il giorno 18 (27) - 24 il giorno 19 (30) - 31 il giorno 20 (36) - 36 il giorno 21 (43) - 29 il giorno 22 (33) - 15 il giorno 23 (11). Come si può facilmente rilevare il quadro nella seconda città della provincia di Lecco non si discosta molto da quello del capoluogo di regione. Dove l'allarme è scattato e l'Amministrazione comunale sta varando provvedimenti.
Tra i tanti cantieri aperti, l'attenzione per l'aria che respiriamo e più in generale per l'ambiente, a Merate resta quella del secolo scorso. Tutte le formazioni in campo nel 2019 avevano inserito imponenti piani di riforestazione urbana. Pagina 4 del programma elettorale di PiùProspettiva, Panzeri sindaco, capitolo "Città Green": Promuoveremo un intenso programma di rimboschimento, attraverso la piantumazione di essenze arboree che hanno la spiccata capacità di assorbire anidride carbonica e sostanze inquinanti.

Nulla di ciò si è visto, del resto pagano di più le opere pubbliche, quando si taglierà il nastro. E poco importa se nei primi 80 giorni dell'anno le PM 10 hanno superato per 23 volte la soglia limite di 50 microgrammi per metro cubo, con punte oltre 90 come media sulle 24 ore (22 febbraio 92 µg/mc). Purtroppo le previsioni di breve e medio termine non lasciano speranze a rapidi cambiamenti di clima per cui c'è da attendersi tassi di inquinamento sempre più elevati. E col caldo farà la sua comparsa anche l'Ozono, responsabile di irritazioni alle mucose oculari, tosse, bronchiti, alterazioni del sistema respiratorio. Attuare una imponente politica di rimboschimento urbano è una delle strategie più efficaci contro l'inquinamento atmosferico, anche pensando alle generazioni future. Ogni Comune dovrebbe puntare a raddoppiare il numero degli alberi sul proprio territorio mentre sembra in atto una tendenza opposta a abbattere con la giustificazione di ammaloramenti non sempre davvero accertati.


Ecco uno studio di Coldiretti che può servire a coloro ai quali compete prendere decisioni, sindaci e Giunte.

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