Fragomeli e Tentori (PD): Dal 2015 si amplia l’esenzione su IMU agricola per i Comuni lecchesi

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«Con l’approvazione, avvenuta oggi al Senato della Repubblica, dell’emendamento 1.1000 al DDL 1749 recante misure urgenti in materia di esenzione IMU, si riconosce finalmente la specificità dei Comuni collinari svantaggiati e si riduce, pertanto, in maniera sensibile il numero di Comuni italiani nei quali i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali dovranno pagare l’IMU sui terreni agricoli nel 2015»

Questo è quanto dichiarano i parlamentari lecchesi del PD, Gian Mario Fragomeli e Veronica Tentori. «In sostanza» spiegano «si tratta dell’introduzione di una franchigia pari ad un valore massimo di 200,00 euro: visto l’ammontare medio dell’imposta sull’IMU agricola, ciò significa esentare dal pagamento numerosissimi contribuenti nei suddetti Comuni collinari».

L’effetto in provincia di Lecco è particolarmente esteso ed interessa i seguenti Comuni: Airuno, Annone di Brianza, Barzago, Barzanò, Bosisio Parini, Brivio, Bulciago, Calco, Casatenovo, Cassago Brianza, Castello di Brianza, Cernusco Lombardone, Costa Masnaga, Cremella, Dolzago, Garbagnate Monastero, Imbersago, La Valletta Brianza, Lomagna, Merate, Missaglia, Molteno, Montevecchia, Monticello Brianza, Nibionno, Oggiono, Olgiate Molgora, Paderno d’Adda, Robbiate, Santa Maria Hoè, Sirone, Sirtori, Verderio, Viganò.

«La soddisfazione per questo risultato» prosegue Fragomeli «è doppia, in primis perché fin dall’inizio abbiamo lavorato allo scopo di estendere le agevolazioni anche ai Comuni collinari, di fatto molto diffusi in provincia di Lecco, ed in secondo luogo perché il Senato, con l’approvazione di questo emendamento, ha accolto il disposto di una mia risoluzione in Commissione Finanze - sottoscritta anche da numerosi altri colleghi deputati - con la quale chiedevo proprio l’introduzione di franchigie. In questo modo, gli agricoltori pagheranno solo se proprietari di fondi di una certa estensione, evitando così di dover ricorrere a professionisti e di dover fare code agli sportelli per saldare magari un tributo pari a poche decine di euro».
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