Lomagna: ''Liberi di tifare”, “Spie”, “Ridateci i tamburi”. Striscioni anonimi in paese

Non è un paese per giovani. È il senso della protesta con cui si è svegliata Lomagna stamattina, giovedì 14 marzo. Diversi striscioni sono stati appesi da anonimi nella notte in pieno centro. In piazza don Angelo Limonta, sopra alla bacheca elettronica comunale è stata posta una scritta a caratteri cubitali: “Infami. Spie”.
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A pochi passi, lungo la ciclopedonale di via Osnago, un altro segno di “denuncia” per sentenziare: “Lomagna vietata ai giovani”. Altri messaggi sembrano circostanziare il motivo della vistosa contestazione: “liberi di tifare” e “ridateci i tamburi”. Sono stati localizzati nei pressi della discarica (via del roccolo), della scuola elementare (via Giacomo Matteotti), della biblioteca (via Roma) e finanche fuori dall’abitazione di un residente della zona.
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L’epicentro sarebbe l’oratorio di Lomagna. È infatti in corso un torneo serale di calcetto con squadre esterne, tra cui una afferente a un bar del paese. Le partite avrebbero suscitato un certo seguito tra i ragazzi che fanno il tifo per gli amici della propria compagnia e che frequentano il paese. Una grinta forse troppo chiassosa per qualcuno che avrebbe segnalato e manifestato apertamente il proprio disagio. Ai giovani tifosi sarebbe stato chiesto di riporre in un armadio tamburi (utilizzati anche per un'ora di fila e per più volte durante il torneo) e trombette e di moderare il tono della voce. Una limitazione e una richiesta di rispetto del riposo altrui e delle attività che si svolgono nei pressi, che pare non essere stata apprezzata e avere portato anonimi a fare questa protesta.
Polizia locale e carabinieri sono ora al lavoro per visionare  le telecamere e capire se sarà possibile identificare gli autori di tale gesto.
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