Verderio: in Consulta PGT, area sport e ISAM

Nel tardo pomeriggio di mercoledì 10 gennaio la Consulta del settore urbanistico e lavori pubblici di Verderio si è riunita per discutere il PGT e il progetto preliminare dell’area adiacente alla palestra, denominata “area sport”.
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L’assessore all'Urbanistica e al Territorio Antonella Sala ha riassunto le linee guida delineate per il PGT, già illustrate ai cittadini durante l’incontro pubblico del 5 dicembre. L’assessore ha chiarito come il piano non verrà completato entro la fine del mandato, ma verrà impostato per la prossima Amministrazione che avrà il compito di terminarlo e metterlo in atto.

Seguendo l’obbligo della legge regionale n.31 di ridurre il consumo di suolo favorendo la rigenerazione di aree già urbanizzate, sono state individuate le problematiche del comune e le eventuali soluzioni, che porteranno all’incentivazione di strutture preesistenti, come cascine e strutture dismesse, per dar vita a nuove attività appetibili per i cittadini.

Secondo obiettivo sarà una connessione diretta tra il parco P.A.N.E. e il parco Adda, attraverso l’aggiunta al parco Agricolo di aree verdi rimaste libere a est e ovest per poter favorire la circolazione dolce. Importante inoltre il sostegno alle attività industriali, che contribuiranno con l’Amministrazione a far interagire il tessuto urbano e produttivo. Un primo step in questa direzione è stata l’attivazione di un tavolo di lavoro tra le due parti, che ha già fatto emergere la volontà delle aziende per la nascita di una comunità energetica in paese e il tracciamento della sentieristica. Il traguardo più anelato rimane l’unione e la valorizzazione delle due aree urbane degli ex Verderio superiore e inferiore, con la creazione sull’ex confine di una striscia protetta di percorsi e servizi in prossimità del parco di Nettuno, con la finalità di conferire una nuova funzionalità ad una zona sempre stata di periferia.
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L'ex consigliere Ezio Colnaghi e l'ex sindaco Beniamino Colnaghi

Con l’intenzione di inserire già nel PGT un intervento concreto e utile alla comunità, l’Amministrazione ha richiesto un progetto di fattibilità dell’area sport, volto all’individuazione delle aree interessate dal disegno e che dunque dovranno essere acquisite.

“Il campo sportivo di ex inferiore rimarrà dov’è e verrà riqualificato per rimanere a disposizione della comunità anche qualora non si giocherà più a calcio” ha commentato Sala. Il progetto preliminare, che attualmente prevede un intervento di 6 milioni di euro, è stato più volte chiarito che si è reso necessario per giustificare l’acquisizione dei terreni in mano ai privati, per poi poter valutare se mettere in atto i lavori. Ezio Colnaghi ha lamentato la decisione dell’Amministrazione di non aver ragionato allo stesso modo sull’area ISAM, che avrebbe potuto riunire al suo interno diversi servizi come la banca e l’ufficio postale, ambulatori o la biblioteca. L’assessore Sala ha spiegato che la volontà dell’Amministrazione è, al contrario, quella di distribuire su tutto il comune le attività, per controllare il territorio e non lasciare aree scoperte. Inoltre, negli anni non è mai stato avanzato un piano attuabile che consentisse l’appropriamento dell’area.

“In un paese di 6.000 abitanti, relativamente piccolo, la delocalizzare di servizi non sembra necessaria” ha ribattuto l’ex consigliere Colnaghi, “bisogna calarsi nella realtà delle esigenze. Quando hai due punti come l’area sport e l’ISAM – che non bisogna far scappare – che fanno da cerniera tra i due ex comuni si aprono tante opportunità”.
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La Consulta ha visionato durante l’assise le tre variazioni del progetto già delineato per l’area sport, che propone un polo scolastico e un parco di allenamento all’aperto, mentre idee e proposte sull’ISAM sono state rinviate al momento in cui si avrà in mano un progetto concreto, siccome quello che era stato presentato era risultato estremamente indicativo.

Infine non si è potuto neppure discutere la situazione dell’area antistante la scuola materna Aquilone in via Matteotti, in quanto il progetto pervenuto non è stato preso in considerazione perché, essendo un’area di trasformazione, rientra nel piano delineato dal PGT, che con indicazioni puntuali e vincoli ha portato ad un rallentamento sfociato in uno stop momentaneo dell’intervento che inizialmente si voleva avviare lo scorso dicembre.
I.Bi.
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