Verderio: il presepe vivente coi Re Magi chiude il Natale

Un presepe vivente e itinerante ha rallegrato, commosso e fatto riflettere Verderio nel pomeriggio di sabato 6 gennaio. Nonostante il cielo grigio e il freddo i volontari della comunità parrocchiale hanno messo in scena l’opera a cui per tempo si sono preparati, regalando così un momento diverso dal solito ai numerosi cittadini accorsi.

Come ricordato da don Gianni De Micheli, quest’anno ricorre peraltro un importante anniversario in tema di “presepi”. Avveniva 800 anni fa, infatti, che san Francesco d’Assisi realizzava la prima Natività a Greccio (in provincia di Rieti) al fine di ricreare i luoghi della nascita di Gesù e ripercorrere le tappe iniziali della sua vita. L’idea è nata anche dalla voglia di cpnsentire a tutti coloro che non potevano permettersi di andare in Terra Santa di poter immaginare i luoghi e le condizioni del Messia. 
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È stato proprio partendo dal personaggio di san Francesco – interpretato da un volontario – che è iniziato il presepe vivente di Verderio. Il frate, seduto nella chiesa dei santi Nazaro e Celso, ha riflettuto con altri fratelli sull’idea di dare vita alla rappresentazione della nascita di Gesù. E così, accompagnati dai canti degli alunni della scuola primaria, i frati hanno guidato i parrocchiani dapprima lungo via dei Tre Re, quindi lungo via dei Municipi (interdette al traffico veicolare per l’occasione) dove sono state disposte le tappe. 
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In una corte di via dei Tre Re i cittadini hanno incontrato Maria, alle prese con le sue mansioni, nel momento in cui l’arcangelo Gabriele le annunciava l'arrivo di un figlio. Nella stessa corte l’arcangelo ha incontrato anche Giuseppe, che poi, insieme a Maria si è incamminato verso Villa Galavresi, trasformata per l’occasione nel palazzo di Betlemme dove è avvenuto il censimento. 
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Quindi i due hanno proseguito, con san Francesco e gli altri frati e tutti i cittadini, per via dei Municipi, dove hanno cercato riparo presso due osterie, senza successo. Al parcogiochi davanti alla chiesa dei santi Giuseppe e Floriano l’arcangelo Gabriele ha incontrato i pastorelli, annunciando loro la nascita di Gesù. 
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A fungere da “grotta” invece è stata proprio la chiesa di Verderio ex superiore, dove Maria ha dato alla luce il piccolo Gesù, e dove sono giunti con oro, incenso e mirra i tre Re Magi. Anche questa ultima tappa, come tutte le altre, è stata accompagnata dai canti dei bambini.
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Il pomeriggio è proseguito con un momento di riflessione guidato da don Gianni, che ha ricordato la ricorrenza della Giornata Missionaria dei Ragazzi, per i quali è stata detta una preghiera. A chiudere la celebrazione è stata la tradizionale benedizione con la statua di Gesù Bambino. 

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E.Ma.
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