Robbiate: il giallo di Riccardo Landini tinge l'autunno in biblioteca

Nel pomeriggio di sabato 25 novembre la biblioteca comunale ha ospitato l’autore Riccardo Landini per il secondo appuntamento di “Autunno d’autore a Robbiate”.
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Riccardo Landini

Dopo una breve presentazione dello scrittore da parte delle bibliotecarie Chiara Tagliabue e Laura Cavallini, Landini ha portato i presenti dietro le scene del mestiere che ha intrapreso nel 2008 lasciandosi alle spalle la carriera da avvocato. L’autore ha spiegato il tortuoso cammino che porta alla pubblicazione di un’opera e gli inganni perpetrati da presunti editori, nei quali è facile abbattersi. Con il suo primo libro “E verrà la morte seconda”, prima di arrivare a SBC Edizioni, Landini aveva inviato numerose richieste a grandi e piccole realtà senza ottenere risposta, finché ricevette la proposta di una casa editrice dell'Emilia, che però lo abbandonò nella fase di promozione del romanzo. “È un mondo che non prevede sconti per nessuno” ha confessato l’autore, che seguendo il pensiero “il giallo è il genere del futuro” è riuscito a salire la scala del successo collaborando dal 2019 con Newton Compton Editori.
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Landini ha poi fatto conoscere i protagonisti dei suoi gialli, che non sono focalizzati sul colpo di scena finale, bensì sull’intreccio di storie che mostrano il dramma sociale, facendo ragionare il lettore su determinate tematiche anche dopo aver chiuso il libro. Astore Rossi, comparso per la prima volta ne “Il giallo di via San Giorgio” è un restauratore di mobili dal trascorso pesante. Astore è uno studente di medicina modello che sogna di laurearsi, sposare la sua fidanzata e trascorrere più tempo possibile con due amici fraterni. Ha davanti a sé un futuro dritto e luminoso finché una sera viene fermato insieme agli amici dalla polizia che trova sulla sua auto della droga. Il ragazzo viene convinto ad assumersi tutta la pena, pur non avendo colpe, e dopo aver trascorso un periodo in carcere si ritrova a scontare gli ultimi mesi di servizi sociali nella bottega di un restauratore di mobili, dal quale apprende l’arte del mestiere. Per 21 anni Astore dedica la sua vita al lavoro senza mai lasciare la propria abitazione finché una vicina gli dona una chiave con il compito di trovare la sua serratura. Da questo momento Astore inizia a ripercorrere a ritroso la vita della donna, svelando misteri e rischiando la pelle, scoprendo segreti che gli cambieranno l’esistenza.
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Riccardo Landini, Chiara Tagliabue, Laura Cavallini e il consigliere Elisabetta Codara

Brenno Sandrelli è il litigioso perito assicurativo protagonista della pentalogia “Il primo inganno”. Brenno, stanco della sua routine, decide di fare un bilancio della sua vita per capire i suoi sogni e le sue aspettative. Finisce così per acquistare e rimodernare un casolare di campagna, nonostante la moglie sia contraria, e per sostenere le spese si reinventa come investigatore privato. Questa professione lo porterà a scoprire il male dell’umanità e ricongiungersi con il fratello maggiore per ricostruire un brandello di famiglia ormai da anni disgregata. Landini ha spiegato come queste personalità nascano in maniera spontanea nella sua mente, talvolta ispirate da una serie di strane coincidenze. Un giorno, allungando il solito giro per arrivare in ufficio, l’autore si è imbattuto in un’attività di restauro mobili, da qui l’idea dell’occupazione per Astore. Il nome Brenno è risultato perfetto per il suo personaggio dal primo momento in cui, durante uno dei suoi incontri di promozione in un hotel, ha sentito una donna gridare questo nome mentre rincorreva il nipotino.

Al termine del pomeriggio Landini ha risposto alle domande degli spettatori, per lui le più importanti per trovare ispirazione e verificare il riscontro delle sue opere. L’autore ha infatti spesso trovato molta gratificazione nell’affetto mostrato verso i suoi personaggi, che vengono omaggiati in club di discussione e dei quali si aspetta sempre un nuovo sequel per seguirne la storia, proprio come se fossero una persona cara e conosciuta. Lo scrittore ha confermato che continuerà le sue serie che però terminerà prima di perdere quella credibilità che deve essere la prima caratteristica di un noir. Proseguirà inoltre sulla scia di questo genere per il quale ha avuto un imprinting a 9 anni, quando per la prima volta lesse le opere di Edgar Allan Poe, che con l’investigatore Auguste Dupin diede vita al genere poliziesco.
I.Bi.
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