Istituto Comprensivo Cernusco: marcia della pace, il progetto del Consiglio Sovracomunale dei Ragazzi e delle Ragazze



Il mese di giugno è cominciato all’insegna della pace, a partire dalle nuove generazioni, per i quattro Comuni di Cernusco Lombardone, Lomagna, Montevecchia e Osnago. Su spinta del Consiglio Sovracomunale dei Ragazzi e delle Ragazze è stata organizzata per la seconda volta la marcia della pace dell’Istituto comprensivo “A. Bonfanti A. Valagussa”. Dalla prima edizione del 2018 [clicca QUI], gli studenti hanno subito pensato riproporla dato l’apprezzamento per la corale iniziativa che aveva fatto confluire in piazza della Pace a Osnago centinaia di alunni che si erano esibiti sul palco all’aperto in canti e balli oltre che a leggere dei pensieri. Ma, tra i mille impegni scolastici e delle amministrazioni comunali e soprattutto la pandemia, l’iniziativa è stata spostata fino agli sgoccioli di questo anno scolastico.



L’evento di oggi, giovedì 1° giugno, ha avuto invece come epicentro la scuola media “G. Verga”. È stato lì l’appuntamento intorno alle ore 10.00 delle classi quarte e quinte dei quattro plessi della primaria dell’IC, accolti da alcune classi della secondaria di primo grado e in particolare dal sindaco del CSRR, Filippo Tagliani. “Sembra proprio che l’umanità non sia capace di vivere in pace. La volontà di fare del male agli altri è sempre dietro l’angolo per qualcuno” ha detto Filippo dopo aver espresso preoccupazione per la guerra in Ucraina. Poi guardando al passato, il baby-sindaco, che frequenta la 1^F del “G. Verga”, ha aggiunto: “La Storia ci insegna che molti sono stati i personaggi che nelle varie epoche si sono sentiti onnipotenti e hanno oppresso e soggiogato i popoli. Forse non avevano altro da fare o si sentivano soli”.



Il giovane studente che rappresenta l’Istituto comprensivo ha poi richiamato un passaggio dell’intervento del presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante la Marcia Perugia-Assisi che ha interpellato i giovani a far sentire la propria voce per un futuro di pace. La marcia della pace dell’Istituto cernuschese è una risposta a questo appello. Così ha infatti concluso Filippo: “Tutti uniti abbiamo iniziato a far sentire la nostra voce e, come molti prima di noi, scegliamo la strada di un futuro migliore”.

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Il progetto del CSRR è stato ribattezzato “EXPO per la pace”. Ogni plesso ha dedicato i propri lavori a un continente e il risultato prodotto è stato fatto sfilare dalla propria scuola fino al “G. Verga”. I bambini di Lomagna sono arrivati con magliette bianche con al centro la sagoma stilizzata dell’Africa, altri reggevano delle stoffe con delle greche tribali, altri ancora indossavano delle maschere caratteristiche. Corone di fiori e striscioni inneggianti la pace per i bambini di Osnago. In testa al corteo da Montevecchia un cartello pieno di impronte colorate e la scritta “la pace è nelle nostre mani”. Come continente avevano l’Oceania. Dalle elementari di Cernusco tante bandierine dell’Europa e una più grande contro il bullismo e il cyberbullismo. I più grandi delle medie si sono invece occupati delle donne asiatiche premio Nobel per la pace. Al microfono sono state ripercorse le loro storie.



A prendere la parola è stato anche un baby-consigliere del CSRR, Martino Gervasoni: “È dalla terza elementare che studio la Storia e da sempre in ogni civiltà ed epoca devo imparare a memoria battaglie, guerre, prepotenze dei più forti sui più deboli e mi sono un po’ stancato. Sarà così anche per lo studio dei secoli futuri? Io vorrei invece studiare una storia di progresso e solidarietà fra i popoli. Altrimenti che cosa significa che la Storia è maestra di vita? Cosa ci ha insegnato fino ad ora?” ha lasciato sospesi questi interrogativi lo studente di 1^D. Martino ha poi invitato i suoi compagni a esprimere la pace nei gesti quotidiani, nel piccolo di ciascuno, per non rendere vana e astratta la manifestazione scolastica. “Mi piacerebbe che ciascuno di noi prendesse questo piccolo impegno con se stesso, sempre io per primo”.


Paolo Brivio, Renata Valagussa, Cristina Citterio, Filippo Tagliani, Martino Gervasoni

A rappresentare le amministrazioni comunali, Paolo Brivio, sindaco di Osnago; Renata Valagussa, vice sindaca di Cernusco Lombardone; e Cristina Citterio ed Elena Gandolfi, rispettivamente sindaca e assessore di Lomagna. Brivio ha riflettuto come nel 2018, quando era stata fatta la prima marcia della pace, non si sarebbe mai pensato di avvertire così da vicino il dramma della guerra, alle porte dell’Europa, in Ucraina. Rivolgendosi ai ragazzi, Paolo Brivio ha affermato: “Avete fatto la cosa giusta. La pace non è un traguardo acquisito, ma un cammino che va guadagnato quotidianamente nelle collettività di cui facciamo parte. La pace è una marcia. Continuate a marciare per la pace per tutti i giorni della vostra vita, che vi auguro possa essere la più felice la più pacifica possibile”.



Renata Valagussa ha ricordato come attualmente ci sono oltre 50 conflitti in corso, parcellizzati in tutto il globo. Una terza guerra mondiale a macchia di leopardo, ha asserito la vice sindaca cernuschese richiamando le parole di papa Francesco. Poi rifacendosi a un cartello preparato dai ragazzi, ha apprezzato l’idea che l’arma della non violenza debba essere l’unica nell’arsenale delle potenze mondiali.



La sindaca di Lomagna Citterio ha iniziato il suo intervento ricordando che per quanto riguarda il plesso lomagnese anche le prime, le seconde e le terze, hanno prodotto dei lavori e stamattina hanno praticato una più breve marcia della pace per le vie del paese. Ha poi invitato gli studenti a seminare nel quotidiano i semi della pace, che non può essere intesa come una parola vuota, ma che deve essere riempita di senso con le azioni di tutti i giorni.






La prof.ssa Cinzia Aquilino

Per l’istituto scolastico è intervenuta la collaboratrice della dirigente Cinzia Aquilino, che ha ricordato come la marcia della pace si inserisca nel progetto EXPO per la pace voluto dal Consiglio Sovracomunale dei Ragazzi e delle Ragazze. Infine alcuni pensieri di altri studenti, con qualche ballo e qualche canzone eseguita in un clima di festa prima di tornare ogni gruppo nella propria scuola.
M. P.
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