Olgiate: il PD vuole risposte sulla casa di comunità

"Basta propaganda, vogliamo i servizi". Questo lo slogan della raccolta firme lanciata dalla Federazione lecchese del Partito Democratico e dai circoli di Airuno, Brivio, Calco, La Valletta, Olgiate Molgora e Santa Maria Hoè, volta a chiedere alla Dirigenza di ASST quando verranno attivati i servizi presentati con l'inaugurazione della Casa di Comunità di Olgiate Molgora lo scorso 29 aprile (clicca QUI). 

 

Margherita Viganò, Manuel Tropenscovino e Ausilia Fumagalli


"A distanza di sette mesi, vogliamo capire cosa è successo alla Casa di Comunità di Olgiate" ha spiegato Ausilia Fumagalli (segreteria Pd Lecco), affiancata da Margherita Viganò (segretaria del circolo Pd di Olgiate Molgora) e Manuel Tropensconivo (segretario provinciale Pd) durante la conferenza stampa tenutasi nel pomeriggio di venerdì 16 dicembre a Olgiate Molgora. "Doveva esserci integrazione di medici, dovevano esserci infermiere, dispositivi medici, strumentazione... La Casa di Comunità è ancora lì come quando è stata presentata" ha continuato.


Sono queste dunque le ragioni per la quale la Federazione lecchese del Partito Democratico intende chiedere - supporta dalle firme che verranno raccolte nei sei Comuni - un incontro con il Direttore Generale di ASST dr. Paolo Favini per avere avere delle risposte in merito al futuro della Casa di Comunità di Olgiate, nonché la prima aperta nella Provincia di Lecco.


"In particolare verrà richiesto quando entrerà in funzione il Punto Unico di Accesso (PUA): servizio di accoglienza, informazione e orientamento alle diverse opportunità sociali, sociosanitarie e sanitarie; quando prenderanno servizio gli specialisti che devono usare i macchinari giacenti inutilizzati: un ecografo, lo spirometro, l'elettrocardiografo; quando inizierà l'integrazione tra i medici di medicina generale, l'infermiere di famiglia e i medici specialistici in collegamento con i medici degli ospedali di Lecco e Merate; quanti infermieri di famiglia assisteranno i pazienti dei sei Comuni con percorsi di cura personalizzati - parole del Dottor Favini. Infermieri disponibili in ambulatorio su appuntamento, da remoto, a domicilio; quando verrà attivata la presenza dello psicologo garantita in accordo con i Comuni".


La raccolta firme inizierà già nei prossimi giorni con banchetti nei Comuni che afferiscono alla Casa di Comunità e sarà attiva anche online. 

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