Brugarolo, Agnesini: dopo lo sciopero dei lavoratori, la dirigenza firma due accordi

Lo sciopero dei dipendenti dell'azienda Agnesini avvenuto la settimana scorsa (clicca QUI) ha avuto un seguito. Venerdì 21 ottobre infatti la dirigenza ha accettato di firmare due accordi che, se rispettati, prospettano un futuro più stimolante per i lavoratori.

Era stata proprio la mancata firma a un accordo di secondo livello ad aver fatto scaturire la protesta dei quaranta dipendenti che nel pomeriggio di giovedì 20 ottobre, fuori dall'azienda specializzata in lavorazione di carta, avevano manifestato il proprio dissenso supportati da referenti di CGIL e Fistel CISL. La protesta era proseguita anche il mattino successivo, fino a quando poi la dirigenza non ha scelto di sedersi nuovamente attorno a un tavolo e rivedere gli accordi.



I malumori dei dipendenti erano principalmente dovuti a una mancanza di investimenti negli ultimi anni per migliorare l'azienda e di conseguenza anche il modo di svolgere le mansioni. A questo si aggiungeva l'intenzione della società di chiudere la mensa aziendale e il fatto che non fossero mai stati ricoperti i posti lasciati liberi dai 12 dipendenti andati in pensione negli ultimi anni. Gli accordi sottoscritti venerdì scorso vertono dunque proprio su questi punti.



"Il primo - ha spiegato Fabio Gerosa, referente CGIL - riguarda il mantenimento del servizio mensa, che era stato messo in discussione, agli stessi standard attuali, rispettando in questo modo l'accordo già sottoscritto nel 2016. Inoltre è prevista l'erogazione di bonus relativi al Decreto Aiuti. Il secondo accordo invece riguarda investimenti che l'azienda dovrà fare dal prossimo novembre sino alla fine del 2023 per migliorare il processo produttivo".



Si è detto contento di questo risultato il referente CGIL locale, tuttavia, ha ricordato, la questione non è conclusa qui: "Sottoscrivendo questi accordi si condivide un percorso, ma nei prossimi mesi monitoreremo che effettivamente i passaggi stiano avvenendo. I dipendenti sono fiduciosi che l'azienda possa riservargli un futuro diverso da quello che si prospettava sin ora".
E.Ma.
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