PD, festa dell'Europa: un'occasione per riflettere

In occasione della Festa dell'Europa del 09 maggio è importante mai come prima d'ora ribadire i punti cardine del progetto Europa, la visione di Europa che vogliamo, i traguardi raggiunti (e non) e le prospettive future che saranno determinanti per il mondo che sarà, non solo nel nostro continente.
L'Europa, come ha ricordato di recente il Presidente Mattarella "è partita da una comunità economica, ma quel che si è ottenuto dopo è di gran lunga più importante". Grandi risultati sono stati raggiunti, altri invece non a pieno o come auspicati in origine o del tutto inattesi. In ogni caso l'Europa rappresenta il più importante risultato storico dell'ultimo secolo che guarda ogni giorno a nuove sfide che vanno anche oltre il mero concetto geografico e politico. Proviamo, facendoci aiutare dalla pagina ufficiale della storia dell'UE (https://european-union.europa.eu/principles-countries-history/history-eu_it), a riassumere i punti salienti della sua storia sino ad oggi:

1945-1959
La pace in Europa e gli inizi della cooperazione: la cooperazione postbellica in Europa ha portato alla creazione della Comunità del carbone e dell'acciaio, alla firma del trattato di Roma e all'istituzione del Parlamento europeo.

1960-1969
La rivoluzione culturale degli anni Sessanta - il boom economico: gli sviluppi dell'Unione europea negli anni Sessanta: il rafforzamento dell'integrazione economica in Europa e l'inizio della cooperazione internazionale.

1970-1979
Una comunità che cresce - l'adesione dei primi nuovi membri: Danimarca, Irlanda e Regno Unito: gli sviluppi dell'Unione europea negli anni Settanta: il primo allargamento a nuovi membri, le elezioni europee e una politica regionale per rilanciare le zone più povere.

1980-1989
L'Europa che cambia - il crollo del comunismo: gli sviluppi dell'Unione europea negli anni Ottanta: l'adesione di nuovi paesi, il programma Erasmus e l'avvio del mercato unico.

1990-1999
Un'Europa senza frontiere: gli sviluppi dell'Unione europea negli anni Novanta: una maggiore espansione, il lancio del mercato unico, i viaggi senza frontiere e l'euro.

2000-2009
Ulteriore espansione: gli sviluppi dell'Unione europea tra il 2000 e il 2009: l'adesione di 12 nuovi paesi, l'euro come moneta di corso legale e la firma del trattato di Lisbona.

2010-2019
Un decennio difficile: gli sviluppi dell'Unione europea tra il 2010 e il 2019: la reazione alla crisi finanziaria, l'adesione della Croazia all'UE e il Regno Unito che vota per uscirne.

Dal 2020 ad oggi
La pandemia di COVID-19, la via della ripresa e la guerra in Ucraina: come si è sviluppata l'Unione europea dal 2020, rispondendo alla pandemia di COVID-19 e portando l'Europa sulla strada della ripresa economica e della lotta ai cambiamenti climatici. Un nuovo shock: la guerra in Ucraina.

Queste sono le tappe dell'Europa che oggi conosciamo, che come detto, ha raggiunto tanti traguardi ma altrettanti non sono stati centrati o solo parzialmente raggiunti, ricordiamo:
● Un vero accordo sulla gestione dei flussi migratori verso l'UE e all'interno dell'UE;
● i temi legati ad una fiscalità unica tra stati membri;
● un esercito/forza di polizia comunitario;
● una gestione chiara e trasparente delle regole di bilancio tra i diversi stati membri;
● e tanti altri...

Questi traguardi raggiunti e quelli mancati devono essere da guida per tutti noi CIttadini d'Europa per ricordarci quali sono gli obiettivi su cui si basa il concetto stesso dell'Unione Europea (dettagliati nell'articolo 3 del Trattato di Lisbona - https://european-union.europa.eu/principles-countries-history_it), ne citiamo alcuni:

● Promuovere la pace, i suoi valori e il benessere dei suoi cittadini;
● offrire libertà, sicurezza e giustizia senza frontiere interne, adottando al contempo misure adeguate alle frontiere esterne per regolamentare l'asilo e l'immigrazione e prevenire e combattere la criminalità;
● creare un mercato interno;
● conseguire uno sviluppo sostenibile basato su una crescita economica equilibrata, sulla stabilità dei prezzi e su un'economia di mercato altamente competitiva, con piena occupazione e progresso sociale;
● proteggere e migliorare la qualità dell'ambiente;
● promuovere il progresso scientifico e tecnologico;
● lottare contro l'esclusione sociale e la discriminazione;
● promuovere la giustizia e la protezione sociali, la parità tra donne e uomini e la tutela dei diritti del minore;
● rafforzare la coesione economica, sociale e territoriale e la solidarietà tra i paesi dell'UE;
● rispettare la ricchezza della sua diversità culturale e linguistica;
● istituire un'unione economica e monetaria con l'euro come moneta unica;
● sostenere e promuovere i suoi valori e interessi nel mondo;
● contribuire alla pace e alla sicurezza e allo sviluppo sostenibile della Terra;
● contribuire alla solidarietà e al rispetto reciproco tra i popoli, al commercio libero ed equo, all'eliminazione della povertà e alla tutela dei diritti umani;
● assicurare il rigoroso rispetto del diritto internazionale.

Questa è l'Europa a cui dobbiamo tendere e per cui tutti noi, come cittadini Italiani ed Europei siamo chiamati a dare nel piccolo il nostro contributo. Le nuove generazioni in questo sono il faro da seguire, il progetto Erasmus, un'Europa senza confini fatta di cittadini Europei che condividono proprio quegli obiettivi visti (che poi sono i valori stessi dell'Europa) rappresentano il presente ma devono essere le basi per il futuro. I recenti avvenimenti, indubbiamente, come ricordava Letta in un recente intervento, porteranno ad un'Europa diversa, anche rispetto a quella immaginata solo qualche mese fa. Per questo è vitale guidare il cambiamento e non farsi guidare dagli eventi, a partire dalla determinazione a fare dell'Unione Europea sempre di più un continente di pace che lotta per la pace. L'Europa è la nostra casa: è talmente attrattiva che milioni e milioni di cittadini dall'esterno vogliono farvi parte. È talmente preziosa che riformarla, rendendola più solida, è un dovere storico, forse il più impegnativo mai affrontato dalle nostre generazioni. In questa prospettiva, anche nel piccolo del nostro territorio dovremmo perseguire con i cittadini la strada del confronto, della proposta e dell'ascolto per aiutare tutti insieme a scrivere l'Europa di domani.

Ricordiamo che il circolo si riunirà ogni due martedì (prossimo incontro 17 Maggio) sia in modalità fisica (presso la sede di Via Trento 26 a Merate che digitale (accedendo al seguente link:
https://meet.google.com/ger-ehcq-oss) alle ore 21.00. Sono invitati iscritti e simpatizzanti a partecipare ai primi tavoli di lavoro e per proporre nuovi spunti ed iniziative per il territorio e non solo.
>> Attivati i tesseramenti 2022 (ogni Martedì di Maggio la sede sarà aperta alle ore 21.00 per tesserarsi) <<
Circolo PD Merate
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