Merate: centinaia di studenti in corteo per chiedere maggiore attenzione alla scuola. Manutenzione, trasporti e benessere psicologico i temi in discussione

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450 le adesioni dall'istituto Viganò e una cinquantina tra quelle del liceo Agnesi e di altre scuole della provincia. In corteo ce n'erano un po' meno ma l'impatto sulla città è stato comunque d'effetto.


Questa mattina alle ore 9 fuori dai cancelli di "ragioneria" in via dei Lodovichi si sono radunati alla spicciolata gli aderenti allo sciopero indetto per chiedere maggiore attenzione alla scuola, partendo da alcune tematiche "locali" e che in queste settimane si sono fatte sentire, ma che sono emblematiche dello stato in cui versa l'istituzione. Diritto allo studio, edilizia scolastica (caloriferi, tapparelle, classi senza interruttori della luce ecc.), trasporti ("spesso strapieni dove non ci si può sedere") e benessere psicologico ("c'è un eccessivo carico di studio e i professori spesso non lo comprendono").



Scortati da un ingente dispiegamento di forze dell'ordine di diversi corpi (polizia locale, polizia di stato, carabinieri), sia in divisa che in borghese, i manifestanti hanno risalito via Bonfanti per poi addentrarsi nel centro storico, percorrendo in senso contrario via sant'Ambrogio, via Roma, piazza della vittoria e approdando attorno alle 10.20 in piazza Prinetti.


 

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Ad accompagnarli non solo gli slogan ripetuti al microfono ma anche gli applausi e gli incoraggiamenti delle tante persone che si sono affacciate alle finestre, agli androni dei palazzi e che si sono fermate in piazza ad ascoltare le motivazioni della loro protesta.




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Dopo un momento introduttivo guidato da Giacomo Arrigoni, uno dei rappresentanti, che ha fatto radunare a semicerchio attorno alla fontana i compagni e ha ripercorso in sintesi le motivazioni della loro manifestazione, la parola è passata agli studenti che, uno per uno, hanno esposto il loro malcontento e disappunto per l'attenzione, a loro dire scarsa, data dalle istituzioni a problematiche quali la manutenzione delle strutture e la dotazione della strumentazione.



Presenti in piazza anche l'assessore all'istruzione Franca Maggioni e il sindaco Massimo Panzeri. Attorno a mezzogiorno i ragazzi, dopo essersi divisi in gruppi e aver lavorato sulle istanze da presentare ai dirigenti, hanno lasciato la piazza e sono tornati a scuola dove nei prossimi giorni consegneranno i loro "manifesti".

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S.V.
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