Cernusco: le emozioni nel successo di Gennaro Toto e IFNC. Il rammarico di Gavazzi (UPAI). L'affluenza è sempre più bassa

Cernusco Lombardone passa al centro-destra. A vincere le comunali del 3 e 4 ottobre è Identità e Futuro Nostro Cernusco. Il 57,16% dei votanti ha scelto Gennaro Toto e il suo gruppo. Sarà accompagnato in aula consiliare da Gerardo Biella (96 preferenze), Renata Valagussa (60), Pietro Santoro (30), Antonio De Luca (27), Giovanni Mandelli (21), Andrea Passavanti (19), Daniela Fiocchi (17) e Monica Vanoli (14). I non eletti di IFNC sono Alberto Gatti (11), Fabio Bonanomi (10), Fabio Riboldi (8) e Angela Nava (5).


Andrea Passavanti, Fabio Bonanomi, Angela Nava, Pietro Santoro, Gennaro Toto, Monica Vanoli e Antonio De Luca

Un Passo Avanti Insieme, lista di centro-sinistra, si è fermata al 42,84%. Avrà quattro sedie in Consiglio comunale e una rappresentanza a trazione femminile. Oltre al capolista Gabriele Gavazzi ci saranno infatti tre donne. Leader delle preferenze sono Valeria Pirovano (56), l’unica riconferma dal mandato appena concluso, Samantha Brusadelli (55) e Simona Limonta (22). Anche la prima dei non eletti è donna, Cristina Saporiti (20), seguita da Angelo Lino Guglielmo (17) e Mohamed Boussim (17), Tiziano Galletti (16), Stefano Conti (12), Corrado Toscani (10) e Jessica Cintola (6).


Gennaro Toto con la figlia
La contesa si è respirata maggiormente allo scrutinio della Sezione 1, l’area dell’Oltre Molgora e parte del centro. Qui la forchetta è stata di appena 13 unità a favore di IFNC (257 voti contro 244). Molto più netta la vittoria di Toto nelle altre due sezioni. Alla numero 2, che sta per parte del centro storico e il quartiere San Marco Toto ha battuto Gavazzi per 379 a 256, con lo smacco più netto: 123 voti. Alla sezione numero 3, l’Oltre Statale, 289 croci per IFNC e 193 per UPAI, quindi con uno scarto di 96 unità.



Questa giornata rappresenta la fine di un ciclo per il centro-sinistra cernuschese. L’ultima volta che il centro-destra aveva vinto era stato nel 1997, quando alle urne si era recato l’80,64% degli aventi diritto. Si sfidavano due titani, con Antonio Conrater che quasi doppiava Sergio Bagnato. A quest’ultima tornata elettorale del 3 e 4 ottobre a recarsi al seggio presso la palestrina delle scuole elementari di Cernusco (dove le lezioni in classe si sono svolte regolarmente) è stato circa un elettore su due. L’affluenza è stata del 56,77%, ovvero 1.681 votanti su una base di 2.961 schede stampate. Nonostante ci sia stata mezza giornata in più per votare, si rileva un dato in calo rispetto al 2016, quando l’affluenza era stata del 65,70%. In 1.280 tra ieri e oggi sono rimasti a casa. A vincere è il partito del non-voto. A mettere la croce sul simbolo di IFNC sono stati 926 cernuschesi contro i 694 per UPAI. Si aggiungano le 40 schede nulle e le 21 bianche.



Fin qui i numeri. Ma la politica è fatta anche di emozioni, per chi ci mette la faccia. Quando ancora le schede andavano vidimate, ma ormai la vittoria era data per certa, era ancora elettrizzato Gennaro Toto, che da capogruppo di minoranza passa a vestire la fascia tricolore. Il neo sindaco ha commentato a caldo: “Finalmente dopo cinque anni di lavoro durissimo, siamo riusciti a riconquistare Cernusco. Ci siamo riusciti con una grandissima volontà, una grandissima voglia di fare e una bellissima lista”. Ha poi aggiunto: “Sarò il sindaco di tutti e cercheremo di fare il meglio per il paese. È questo il nostro obiettivo”.

È pieno di fair play il discorso della sindaca uscente Giovanna De Capitani, pur appartenendo allo schieramento opposto. “Facciamo tutti i nostri migliori auguri a Gennaro Toto. Hanno deciso i cittadini e quindi adesso il testimone passa a lui”. Giunta al termine di un doppio mandato, De Capitani ha poi aggiunto: “È chiaro che, dopo dieci anni, il Comune è stata la mia casa e la mia famiglia. Mi sento emotivamente di consegnargli il testimone, raccomandandogli comunque di continuare un percorso di rispetto nei confronti del personale e dei cittadini, lavorando sempre tenendo in mente il paese. C’è tanto da fare. In ufficio ci sono tante pratiche da chiudere, ma anche tante cose nuove da cominciare secondo il vostro programma”.



Un Passo Avanti Insieme si appresta a programmare un quinquennio di opposizione. Gavazzi assicura che il suo gruppo starà in minoranza con uno spirito differente rispetto a IFNC e CLBC. “Faremo opposizione in maniera differente, più collaborativa. È stata fino ad ora più ideologica che non sulla base dei temi – ha commentato Gabriele Gavazzi – Il nostro passo avanti consisterà nell’analisi concreta di volta in volta sui vari argomenti. Per noi è importante collaborare per il bene del paese”. Quanto ai numeri che hanno decretato la sconfitta, il leader di UPAI si è concentrato maggiormente sull’astensionismo. “Non ha votato il 44% degli elettori. La vera sconfitta a Cernusco è la partecipazione alla politica” ha aggiunto Gavazzi.



Le ragioni della crisi a sinistra sono in parte da rintracciare nel suo smembramento interno. “Fino a qui è stata un’avventura difficoltosa che ci ha temprato - ha concluso Gavazzi - Abbiamo notato posizioni pregiudizievoli anche da parte di chi si professa progressista. Siamo comunque soddisfatti dell’esito e ci attende una dura gavetta”.
Marco Pessina
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