‘Olgiate cambia passo’ parla di treni, PL, trasporti, stazione

Continua il ciclo di incontri su temi di estrema attualità organizzato dalla lista 'Olgiate cambia passo'. Dopo il primo in cui si è parlato di sanità e Rsa, nella serata di venerdì 24 settembre è stato il turno di trasporti e stazione. Nella sala civica di Via Sommi Picenardi il candidato sindaco Stefano Golfari ha dato il benvenuto agli ospiti della serata: il consigliere regionale Pd Raffaele Straniero, il rappresentante del Comitato Pendolari del Meratese Francesco Ninno, il giornalista Paolo Verdura e - da remoto - il presidente ONLIT Dario Balotta, a cui subito è stata data la parola.



Balotta, che non è solo presidente dell' Osservatorio nazionale liberalizzazioni infrastrutture e trasporti, ma anche presidente del circolo di Legambiente del lago d'Iseo e responsabile trasporti Legambiente della Lombardia, e in passato è stato segretario generale del sindacato trasporti (Fit) di Cisl (1997 - 2007), e prima ancora addetto a trasporti e sevizi per Cisl (1985 - 1994), ha subito portato l'attenzione del pubblico al nocciolo della questione: Trenord.


Il candidato sindaco Stefano Golfari
"Quando si sente dire in giro che per le ferrovie si spendono pochi soldi, non è vero. Ogni anno per Trenord si spendono 900 milioni di euro" . Tanti soldi spesi quindi, ma scarso servizio sui 2.000 km di linee ferroviarie lombarde. Non a caso sono solo 700/800 mila le persone che ogni giorno prendono il treno. Un numero ridicolo se comparato a Monaco (Germania), dove con gli stessi soldi ogni giorno sono il doppio delle persone a utilizzare i treni. "C'è un problema di fondo che non è mai stato risolto in Lombardia, ovvero le modalità di gestione per effettuare un servizio ferroviario all'altezza di questo nome. Se un'azienda non sa gestire la manutenzione, i turni, i servizi e le relazioni industriali, cosa sa fare? C'è da prendere atto che da dieci anni viene tenuta in piedi un'azienda inefficiente".


Francesco Ninno
A spiegare le conseguenze di questi problemi è stato Francesco Ninno: "Dal 2017 si registra questo declino del trasporto ferroviario di Trenord e sempre più persone decidono di lasciare il treno e andare al lavoro in macchina". Ma non solo, Nanni ha scoperchiato anche altri problemi di gestione, come i ritardi causati dai passeggeri senza biglietto che vengono fermati da il controllore, il quale fa fermare il treno in attesa dell'arrivo della sicurezza. "La gente non può perdere tre quarti d'ora perchè c'è un passeggero senza biglietto. I controlli andrebbero fatti prima di salire a bordo". Il problema si estende poi su linee come la Milano-Lecco, dove un ritardo su un treno significa ritardo su tutti i treni della giornata, poiché è sempre lo stesso mezzo a fare avanti e indietro. "Noi come Comitato stiamo continuando a chiedere alla Regione di avere un dialogo con l'Assessore ai Trasporti, ma tutto tace. L'ultimo incontro risale al novembre del 2019 e questo ha comportato che non è stato più possibile avere dei confronti di recente. Nel marzo del 2020 Regione Lombardia non ha rinnovato l'accordo con RFI per avere gli slot su Milano Centrale, quindi i treni della tratta Milano-Lecco non possono più arrivare lì e il treno è stato dirottato su Milano Rogoredo. Questo è stato fatto senza ascoltare i Comitati dei pendolari, i Comitati dei viaggiatori e gli Enti locali, ed è una violazione. Questa scelta comporterà maggiori affollamenti e difficoltà per i viaggiatori."


Raffaele Straniero
La parola è passata quindi a Raffaele Straniero, consigliere regionale Pd ed ex-sindaco di Oggiono. "La domanda che bisogna porsi è 'nel trasporto pubblico, ci credi o no?'. Io personalmente ci credo molto, ma la sensazione è che Regione Lombardia non ci abbia mai creduto". C'è molto da rivedere e molto da cambiare secondo Straniero, ma sulla scia di quanto detto da Ninno, la cosa più importante è il dialogo con gli Enti. "È fondamentale che ci sia una sensibilità delle Amministrazioni Comunali riguardo a questo. Ricordo quando nel mese di agosto la conferenza dei Sindaci ha espresso una posizione netta e ha inoltrato un documento a Regione Lombardia riguardo allo spostamento di capolinea su Milano Rogoredo. Nel giro di un giorno Trenord ha comunicato che era stato un errore e che il treno avrebbe continuato a fermarsi a Milano Centrale. Magari solo una coincidenza, ma io non credo". Chiaro dunque il messaggio di Straniero, che ha lanciato un appello a tutti i sindaci, indipendentemente dal partito, a collaborare per un bene comune. Un'idea appoggiata anche da Dario Balotta: "I sindaci di tutta la Lombardia devono farsi sentire perchè Trenord vive una vita sua, non ha idea di cosa succeda nei piccoli paesi come Olgiate, Cernusco, Calolzio".

È iniziata quindi la seconda parte della serata, quella di campagna elettorale, in cui la parola è passata al candidato sindaco Stefano Golfari: "Non so se sentite il profumo che va diffondendosi in questa sala. Anche noi come il nostro avversario che regala piccoli profumi e saponi insieme al programma della sua lista ci siamo messi a regalare profumo. Profumo di democrazia. C'era una sola lista, ora invece ci siamo anche noi e la democrazia sta in questo, poter dire la nostra e poter vedere gli sbagli degli altri".

L'intervento di Golfari è cominciato con la notizia del giorno. Facebook alla mano, ha infatti riportato quanto è stato scritto sulla pagina della lista 'Olgiate rinasce' in merito all'accordo - sottoscritto mercoledì scorso a Lecco - tra Prefettura, Regione e Comuni per migliorare la sicurezza nelle stazioni ferroviarie. "Bernocco continua con questi colpi di bacchetta magica di fine campagna elettorale per far intendere agli olgiatesi che ha risolto dei problemi che in cinque anni non sono stati né affrontati né risolti". Lo stesso Golfari si è detto sorpreso della notizia, perchè la sicurezza attorno alla stazione è un tema importante per 'Olgiate cambia passo', ma a guardare a fondo nella questione, manca qualcosa. "Quanti soldi ci sono per fare queste cose? I soldi messi a disposizione sono 41.000 euro. I Comuni direttamente interessati sono 9, a cui se ne aggiungono altri. Delle persone che conoscono il problema, tra cui alcuni sindaci dei comuni citati, mi hanno detto che verranno fuori tre o quattro serate da qui a fine anno in cui si vedrà la Polizia girare attorno alla stazione di Olgiate".


Pierantonio Galbusera
La soluzione per rimediare al problema della criminalità e dello spaccio di droga nei pressi della stazione, per Golfari non è questa. "Che cosa si può fare per la stazione? Si può fare la convenzione con la Polizia Locale di Calco per un Comando unico che gestisca cinque agenti e un unico Comandante. Con questo numero potremmo fare due turni e coprire giorno e notte su entrambi i territori. Calco lo vuole fare? Ebbene sì. Calco lo chiede dal 2017. La convenzione che attualmente lega i vigili di Calco e Olgiate non è quella che voleva il sindaco di Calco Stefano Motta. Lui stesso mi ha detto che Polizia di Olgiate a Calco l'ha vista solo una volta. Calco non solo è d'accordo per la convenzione ma è a favore anche del fatto che il nostro Comandante diventi anche il loro".

Ma al di là della sicurezza, le proposte e le idee per migliorare la stazione di Olgiate sono altre. Street-art innanzi tutto. Un grande murales realizzato da artisti di una certa portata sulla facciata dell'hotel attualmente in ristrutturazione nei pressi della stazione. Opere di street-art anche sui muri della stazione, in continuità con quelli già esistenti. Poi, prendendo come esempio la stazione di Cernusco Lombardone, recentemente rinnovata, migliorare e aggiungere servizi, come noleggio di biciclette elettriche. Ma non è tutto. Come suggerito dal componente della lista Pierantonio Galbusera, anche la possibilità di allargare i parcheggi nei pressi della stazione per consentire di sfruttare alcuni degli esistenti per installare un mercato fisso dove i commercianti locali possono vendere i propri prodotti. 
Edoardo Mazzilli
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