Binario per l’Africa: volontari in Etiopia, il 21 cena annuale

C'è tempo fino a venerdì 13 ottobre per prenotare un posto a tavola in occasione dell'annuale cena dell'associazione di La Valletta Brianza "Binario per l'Africa", che quest'anno si terrà sabato 21 ottobre in Via Gemelli 16 a Garbagnate Monastero.
Scopo della serata è quello di raccogliere fondi in favore della realtà, reduce da una esperienza di volontariato promossa nel mese di agosto. Dal 4 al 20 infatti un gruppo di 6 persone si è recato a Zizencho, un villaggio situato nella regione del Gurage, a circa 250 Km a sud ovest di Addis Abeba (Etiopia), dove l'associazione opera dal 2012. Gran parte del periodo di permanenza è stato segnato da abbondanti piogge, che non hanno tuttavia ostacolato i lavori e gli spostamenti e potrebbero scongiurare la siccità che colpisce durante la stagione secca molte zona del bassopiano etiope, tanto che il Governo locale ha dichiarato lo stato di calamità e chiesto aiuto agli organismi internazionali.
Diversi gli interventi messi in atto dai volontari nel mese di agosto, come hanno raccontato i referenti di Binario per l'Africa. Presso l'asilo di Zizencho si è provveduto ad imbiancare l'interno di 3 aule (con vernice lavabile per la parte bassa dei muri) e a sistemare alcuni banchi.

Presso la clinica, in una stanza che sarà adibita ad ufficio, è stato realizzato l'impianto elettrico, montati gli interruttori e la lampada. Tale locale sarà poi utilizzato dal personale medico per registrare su formato elettronico le cartelle cliniche, sia quelle cartacee già esistenti del 2017 sia quelle future.

Dall' Italia sono stati portati in Etiopia farmaci e apparecchi per la misurazione della pressione. La clinica attualmente presente è costituita da 5 edifici: sala visita e laboratorio, maternità, degenza maternità, degenza per patologie polmonari, dentista e ambulatorio per le vaccinazioni. La mancanza di un collegamento elettrico alla rete nazionale limita la possibilità di effettuare diagnosi e cura con apposite apparecchiature, ma durante la permanenza dei volontari sono stati posizionati alcuni pali e bobine di filo per un eventuale futuro collegamento all' elettricità.
I reparti di ostetricia e maternità, gestiti dalle suore Surabhila e Ottida insieme al personale medico locale, sono molto importanti all' interno della clinica di Zizencho in quanto durante l'intero periodo di gravidanza le donne possono essere seguite con visite ed esami periodici. Per questo motivo il gruppo di Binario per l'Africa ha sistemato il viale di accesso alla palazzina, per rendere più facile il camminamento sia alle donne gravide che ai portantini delle barelle che le accompagnano.

Il vialetto prima della sistemazione e alcune gestanti

I volontari hanno chiesto alle suore la possibilità di essere affiancati nei lavori da un paio di ragazzi. "Oltre ad un aiuto pratico, volevamo riuscire a collaborare sempre più con le persone locali nei lavori della missione e scambiare con loro competenze reciproche" hanno spiegato alcuni componenti del gruppo. "Durante il lavoro del vialetto di accesso alla clinica ci hanno aiutato Teghestu e Aftamu e, con nostra grande sorpresa, anche un gruppo di uomini che accompagnavano parenti e future mamme. Questi ultimi, di loro spontanea volontà, ci hanno consigliato e aiutato nel trasporto dei mattoni, nella sistemazione delle pietre e negli scavi per creare il cordolo laterale. E' stato molto emozionante vedere questa collaborazione spontanea e constatare molta competenza".

I lavori per il nuovo vialetto

Grazie alla collaborazione con la Caritas di Udine ed il Sig. Giorgio Degano, è stato possibile inviare una stufa a legna a Zizencho. "Nonostante le molte difficoltà, è arrivata proprio durante la nostra permanenza in Etiopia, in questo modo abbiamo provveduto all'installazione nella cucina delle suore.

Tra i progetti che stanno prendendo piede c'è anche quello di un mulino collocato vicino alla missione, che la popolazione attendeva da molti anni. "Durante la nostra permanenza abbiamo visionato i lavori in corso, parlato con il costruttore e rivisto il progetto per realizzare un locale separato nel mulino stesso dove alloggiare i motori, in modo che non siano a contatto con le macine e le farine".

"La presenza di una jeep messa a disposizione dalla missione, ci ha permesso di poter raggiungere anche il villaggio di Burat, dove siamo rimasti 2 giorni. La missione è gestita da quattro suore ed è costituita da una clinica con vari laboratori, asilo e scuola. Abbiamo consegnato i farmaci portati dall' Italia e visitato le strutture".

In generale sono stati eseguiti lavori di idraulica con sostituzioni di rubinetti e guarnizioni in vari punti della missione. Presso la scuola di Arekit sono stati installati i tubi di scarico dell'acqua piovana delle grondaie e fornito un contributo nel ricoprire i libri di testo dei ragazzi della scuola.
"Durante le due settimane ci siamo recati all' asilo e alla scuola di Arekit, dove abbiamo incontrato i bambini adottati a distanza. Anche a Zizencho abbiamo giocato con i bambini sostenuti dal nostro progetto".

Per ulteriori informazioni consultare il sito https://binarioperlafrica.wordpress.com/
Questo il volantino della cena del 21 ottobre:

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