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Scritto Sabato 02 aprile 2011 alle 21:02

Lecco, IDV: il 7 convegno “Giustizia, quale riforma”?

Responsabilità civile dei giudici, processo breve: prosegue l’attacco della maggioranza di governo contro la magistratura e per un uso “ad personam” della giustizia, per combattere il quale Italia dei valori ha promosso un referendum volto a bloccare il legittimo impedimento.
Ma in arrivo ci sono anche altre novità, come la separazione delle carriere tra giudici e pubblici ministeri e la divisione in due dell’attuale Consiglio Superiore della Magistratura.
I cittadini sono disorientati, perché spesso fanno fatica a capire: si tratta infatti di materia non facile e grande è la tentazione di delegare tutto ai professionisti della politica.
Noi crediamo invece che solo con una partecipazione popolare, ampia e consapevole, si possa porre fine a un uso strumentale e distorto delle leggi.
Per questo motivo invitiamo tutti a partecipare al convegno “Giustizia, quale riforma?”, che si terrà giovedì 7 aprile alle 21:00 presso la sala conferenze della Banca Popolare di Sondrio in c.so Martiri 65/A, a Lecco.
Dopo i saluti del coordinatore provinciale Giancarlo Valsecchi, interverranno l’ onorevole Sergio Piffari, segretario regionale Idv; Andrea Valentino, cancelliere presso la Procura della Repubblica di Milano; Gian Marco Pauletta d’Anna, membro del Coordinamento Idv Lecco. Presenzierà, in qualità di ospite, Ambrogio Moccia, magistrato ispettore capo del Ministero della Giustizia.
Moderatore sarà Stefano Zamponi, avvocato e capogruppo di Italia dei valori in Regione Lombardia. 
“Altro che epocale, questa riforma è un porcellum – ha dichiarato Zamponi - Lodo Alfano, Legittimo impedimento, prescrizione breve, processo breve, sono tutti interventi ad personam, predisposti per giungere all’unico vero obiettivo politico di questa maggioranza, imbavagliare il potere giudiziario subordinandolo a quello esecutivo”.
“Che il sistema giudiziario italiano necessiti di una riforma non è certo un mistero -  ha commentato Piffari - Tuttavia non è con l’attacco alla magistratura e la scientifica delegittimazione dei magistrati che il sistema può affrancarsi da criticità ormai croniche. Addossare alla magistratura tutte le colpe delle disfunzioni di un sistema risponde a un premeditato disegno politico, antidemocratico e incostituzionale, che il Governo ha deciso di portare avanti a ogni costo”.
Coordinamento Provinciale Idv
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