Questa puntata la dedichiamo solo in parte ai fatti accaduti trent'anni fa. Il salto temporale riguarda un periodo più riavvicinato e diventa necessario sulla scia di una domanda sempre crescente: vale davvero la pena aver istituito in centro Merate la zona a traffico limitato? E' servita a far crescere la mobilità pedonale nelle due piazze principali favorendo così il commercio locale o, al contrario, come sostiene un numero sempre più cospicuo di operatori, gli affari sono stati danneggiati da quella scelta risalente a oltre vent'anni fa? Gli interrogativi sono ogni giorno più attuali anche se a osservare ciò che accade non ci sono né gli amministratori comunali né la polizia locale. Non siamo mai stati troppo fortunati su quest'ultimo versante e a giudicare dalla modalità e dai tempi con cui l'attuale Comandante informa la popolazione sui divieti c'è da ritenere che, osservata alla lettera la normativa, tutto il resto diventi superfluo. Insomma a nostro parere andiamo sempre peggio.

Come si presentava la piazza aperta al traffico

Quanto agli amministratori, a parte la mezz'ora d'aria del Sindaco in un bar all'aperto con i soliti quattro amici non si vede mai nessuno. E pensare che ci si lamentava per l'eccessiva presenzialità di Giuseppe Procopio. Gli esercenti però lo chiedono a voce sempre più alta: si sopprima la ZTL e si riaprano le piazze al traffico veicolare ricreando le zone di sosta temporanea all'interno del quadrilatero in modo da favorire gli acquisti veloci. E di porre un argine all'utilizzo improprio dell'area centrale, priva di qualunque forma di controllo sia da parte dei vigili sia a opera delle telecamere per le quali le diverse amministrazioni hanno speso un sacco di soldi senza ricavarne alcun beneficio.


Da osservatori privilegiati, solo dal punto di vista logistico ovviamente, crediamo anche noi che la riapertura delle piazze alle auto diventi ogni giorno più necessaria. Il concetto di ZTL entra a fatica nella testa di molta gente, in particolare degli immigrati che "leggono" questa porzione di città come un parco giochi dove è possibile praticare di tutto, dal calcio alle corse in bicicletta financo al barbecue. Per non parlare di che cosa accade quando cala la notte. Chiusi la maggior parte dei bar, abbassate le serrande dei negozi, le piazze restano alla mercé delle squadre variopinte, a riprova della multietnicità di Merate, che se ne contendono gli spicchi.


A volte, spesso, anche passando alle vie di fatto. Non si contano le chiamate ai carabinieri ma anche senza arrivare a eccessi la pressoché certezza di poter disporre in via esclusiva degli spazi induce molti a bivaccare nel vero senso del termine. Del resto la Giunta in carica ritiene che la vivacità del centro cittadino sia direttamente correlata al numero di manifestazioni che hanno questa zona come teatro e non alla crescita del numero di residenti.


E questa filosofia urbanistica guida ogni decisione. Al contrario solo una forte residenza, a nostro parere, difende il centro e aiuta il piccolo commercio. Si tratta di un tema essenziale anche in vista dell'approvazione della variante di PGT. C'è da sperare che il dibattito si apra ma fin qui l'assessore all'urbanistica Massimiliano Vivenzio non ha certo brillato né per spirito d'iniziativa né per trasparenza. Noi avviamo la discussione: centro riaperto al traffico o mantenimento della ZTL?

Taglio del nastro per la nuova ZTL con la "Pinetta" del Castello


E veniamo al consueto appuntamento con i fatti di trent'anni fa. Eravamo rimasti all'ipotesi di dimissioni di Luigi Zappa da presidente dell'Ussl 14 in quanto da poche settimane era stato nominato assessore dal neo sindaco Giacomo Romerio. Le dimissioni arrivano davvero a fine giugno e con esse inizia la fibrillazione tra Dc e Psi per la nomina del successore. Il vice è il socialista Angelo Panzeri di Imbersago che si fa carico di "gestire" l'Unità socio-sanitaria locale fino a quando la Dc nominerà il sostituto.

Luigi Zappa e Angelo Panzeri
Dal fronte produttivo due notizie di segno opposto: la Tessitura di Merate riprende ad assumere. L'azienda già Siber & Wehrli aveva attraversato periodi turbolenti dopo la scomparsa di Max Eberle e della moglie Gianna Novati, con fatti anche drammatici. Per una lira simbolica il pacchetto azionario era andato ai dipendenti. L'arrivo di un nuovo gruppo guidato dal dottor Sorella aveva ridato speranza all'ottantina di lavoratori rimasti in servizio, sugli oltre trecento di una decina d'anni prima. Nuovi telai altamente tecnologici erano stati installati. Insomma pareva che l'attività dovesse riprendere con il vigore degli anni d'oro. Ma vedremo più avanti che non sarà così. La Tessitura Galimberti di Osnago, invece, è sulla via della chiusura. In tribunale è stata depositata l'istanza di concordato preventivo e ora si attende il verdetto del magistrato se accoglierà la domanda oppure avvierà la procedura fallimentare.

Al centro il dr. Elio Gallina
Il dottor Elio Gallina annuncia la volontà di andare in pensione. Si tratta di un personaggio di straordinario spessore umano e professionale. Veterinario, fondatore dell'Enpav e per 18 anni presidente dell'ente, di lui si racconta che arrivò in ritardo di mezz'ora al proprio matrimonio perché chiamato con urgenza al capezzale di un ... cane. A capo del servizio veterinario dell'Ussl Gallina ha realmente dedicato la vita al lavoro. Al suo posto sarà nominato quale responsabile del servizio Alessandro Puricelli.

Un momento della cerimonia con Don Felice Viasco, il festeggiato Don Pietro e Don Luciano Galbusera
Festa grande in parrocchia: don Pietro Masetti festeggia 30 anni di sacerdozio. Con lui festeggiano lo stesso traguardo don Enrico Mellera, parroco di Pagnano e don Angelo Cazzaniga parroco di Novate.
La prima settimana di luglio si apre con una rapina sanguinosa a Missaglia. Un autodemolitore di 39 anni viene ferito con due colpi di pistola, per fortuna non in modo mortale. L'assalto in villa avviene verso le 23. I proprietari sono in casa, una luce illumina parte del giardino. Dal buio spuntano all'improvviso tre persone incappucciate, armate di pistola. L'imprenditore reagisce, scaglia contro i tre qual che trova, una pentola, una sedia, il tavolo da giardino. I banditi restano per un attimo interdetti poi uno spara. Due colpi vanno a segno. A quel punto i malviventi chiedono se ci sono altre persone in casa; una donna, che viene svegliata e rinchiusa con gli altri parenti in una stanza. Dopo pochi minuti i proprietari avvertono che i rapinatori se ne sono andati. Riescono a sfondare la porta e vanno dai carabinieri di Missaglia. L'imprenditore viene trasportato d'urgenza all'ospedale e sottoposto a un delicato intervento chirurgico.
A Merate invece si festeggia il quarantesimo della Cooperativa cittadina fondata nel luglio del 1945. Una medaglia speciale ai trenta fondatori ancora in vita. A consegnarla è Francesco Perego, presidente della Coop. La Meratese. L'avvocato Vico Fresia viene eletto presidente del Rotary club Merate-Brianza.

L'avvocato Vico Fresia

Angelo Riva e Francesco Perego
Il caldo ormai dilaga e la gente cerca rifugio nelle acque del fiume e del lago. Ma la balneazione è vietata. Mentre oggi quasi tutto il lago di Lecco, fino a Colico è balneabile in base ai rilievi dell'Asl, allora il divieto era esteso quasi ovunque. Vietato tuffarsi nell'Adda, al Toffo, al traghetto di Imbersago, a Paderno. E vietato anche immergersi nelle acque del lago a Garlate, nel golfo del lago di Lecco tra le foci dei torrenti Gerenzone e Caldone, tra le arcate del ponte vecchio e il rione di Chiuso fino alla zona di Rivabella. Si salva la porzione di spiaggia alle Caviate fino all'Orsa Maggiore. La colpa è dell'insufficienza dell'impianto di depurazione del Bione. Molti tratti fognari finiscono ancora direttamente nelle acque del lago.
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