La situazione attuale dei comuni dell'oggionese
Tuttavia se la strada di collaborazioni sempre più strette in territori omogenei e condivisione di sempre maggiori servizi sembrerebbe essere stata abbracciata dai più, per ora non sembrerebbero molti i sindaci disposti a indirizzarsi verso la fusione vera e propria e conseguente creazione di una nuova realtà municipale.
Come già espresso nel circondario casatese, anche nell'oggionese, diversamente da quanto emerso nel meratese, i sindaci a fatica prendono in considerazione l'ipotesi di unire le municipalità abbattendo i propri confini, almeno nell'immediato futuro. E in proposito il coro dei pareri sembrerebbe essere quasi unanime: "niente operazioni affrettate".
Uniche voci "fuori dal coro" per ora, quella del sindaco di Costa Masnaga Umberto Bonacina che vedrebbe di buon grado un percorso indirizzato verso la fusione con il limitrofo comune di Nibionno, pur ribadendo la necessità che questo avvenga attraverso un percorso democratico con il coinvolgimento della popolazione, e, a sorpresa, del sindaco di Oggiono Roberto Ferrari.
Il possibile scenario futuro tenendo in considerazione
le funzioni associate di servizi
Proprio il primo cittadino del comune capo circondario, di fatto l'unica realtà con popolazione superiore ai 5 mila abitanti per il quale non sussiste pertanto l'obbligo di accorpamento delle funzioni, ha infatti ammesso di ritenere una soluzione decisamente più praticabile e funzionale (che consentirebbe reali risparmi di spesa) quella dell'unione o fusione con i comuni limitrofi rispetto alla semplice condivisione di alcuni servizi. Un'unione che nel caso di Oggiono andrebbe in direzione di quei comuni con cui già l'amministrazione comunale ha stretto accordi di collaborazione ad esempio per il settore di Polizia Locale, vale a dire Annone ed Ello. Peccato che attualmente questi ultimi a quanto pare di unirsi con Oggiono non ne vogliono proprio sapere: Annone forse per il timore di essere "fagocitato" da una realtà con popolazione quattro volte superiore alla propria; Ello invece in quanto già inserito nella Comunità montana e fortemente legato alla propria autonomia.
E mentre nel meratese Rovagnate, Perego e Santa Maria hanno già proceduto all'Unione della Valletta e i due Verderio sembrerebbero intenzionati a diventare un'unica realtà, come già emerso nel casatese anche nell'oggionese nulla di tutto questo.
La cartina con la possibile situazione futura
Al momento i comuni si sono infatti limitati ad associare le funzioni, come previsto dalle normative, e per di più non sempre in blocchi organici tra loro. E' il caso ad esempio del comune di Ello, che ha associato la funzione catasto con Colle Brianza, Castello Brianza e Dolzago ma per la Polizia Locale ha guardato a Oggiono. Oppure di Sirone, che ha condiviso la maggior parte dei servizi con Molteno e Garbagnate Monastero ma per il piano intercomunale di Protezione Civile si è rivolto ad Oggiono e Annone Brianza. O ancora di Bosisio Parini che, pur avendo in essere numerose convenzioni per i servizi con il comune di Rogeno, per quanto riguarda il settore scolastico ha stretto accordi con Cesana Brianza. Senza contare Dolzago, che per ragioni di continuità territoriale forse avrebbe anche potuto stringere alcuni accordi con Oggiono, ma ha dovuto fare i conti con il rifiuto di quest'ultimo di estendere troppo le convenzioni in essere (complici magari alcuni passati screzi tra le due amministrazioni comunali).
Insomma, sarà la fretta di adempiere all'obbligo normativo che ha portato a indirizzarsi verso le soluzioni più facilmente percorribili, sarà che negli anni i vari servizi si sono stratificati in maniera differente e non sempre perfettamente aderente a presunte omogeneità territoriali (vedi il caso dei comprensivi scolastici che uniscono ad esempio Colle Brianza a Galbiate e Castello Brianza a Rovagnate e, fino a poco tempo fa, Cesana Brianza a Pusiano), sta di fatto che la situazione nell'oggionese a quanto pare è ben più complessa di quanto possa sembrare a prima vista, con linee di confine che talora si confondono e, sovrapponendosi, sembrano sfumare una nell'altra. Se dunque magari lo scenario futuro potrebbe essere proprio questo, un circondario formato da sei macro comuni di circa 6-7mila abitanti ciascuno, probabilmente la strada per arrivarci non sarà immune da complicazioni e tortuosità.
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Articolo inserito nel dossier: UNIONE DEI COMUNI: SITUAZIONE ATTUALE E SCENARI FUTURI