Durante l'ultimo consiglio comunale di Calco, che si è svolto giovedì 29 novembre, è stato presentato dall'Amministrazione quale intervento dall'importo più significativo inserito nell'ultima variazione al bilancio. Ora la Giunta, della riqualificazione e ampliamento dell'isola ecologica di via del Calendone, oltre ad aver stanziato i soldi ha anche approvato il progetto di fattibilità tecnico-economica. Passaggio dettato dalle normative e dalle tempistiche stringenti, che hanno costretto uffici e professionisti a lavorare al documento prima della fine dell'anno così da consentire l'utilizzo dell'avanzo di amministrazione.
Dal relazione tecnica pubblicata qualche giorno fa sul sito istituzionale del Comune si possono trarre poi alcuni dettagli tecnici che in consiglio comunale il sindaco Stefano Motta non aveva definito. Un intervento, si legge, che si è reso necessario per ''l'aumento demografico e conseguente incremento di materiale da smaltire''. Per cui oggi il centro risulta sotto dimensionato. Da 1.500 m2 l'isola ecologica calchese triplicherà di ampiezza, arrivando a 4.500 m2.

I cassoni installati nel 2016
''Il centro di raccolta dovrà essere dotato di adeguata viabilità interna, pavimentazione impermeabilizzata nella zona di carico e deposito dei rifiuti, idoneo sistema di gestione delle acque meteoriche e di quelle provenienti dalle zone di raccolta rifiuti, una recinzione di altezza non inferiore a 2 metri, siepi ed alberature, sistemi di illuminazione e cartellonistica oltre che sistemi di allarme in caso di incendio'' viene riportato nella relazione.
Quando partiranno i lavori sarà innanzitutto demolita l'intera struttura attualmente esistente sull'area, vale a dire recinzioni, opere in muratura e pavimentazioni in calcestruzzo, saranno effettuati nuovi scavi per l'apertura di cassonetti stradali e piazzali, sarà quindi realizzata una nuova viabilità interna, con strade a quote differenti, con recinzioni e piantumazioni. All'ingresso sarà posto un cancello con chiusura notturna e dotato di stanghe controllate e automatizzate per accogliere solo chi si presenta con il tesserino magnetico. Il nuovo centro raccolta, poi, sarà dotato di 8 cassoni differenziati nel loro utilizzo e una struttura in metallo e mattoni che fungerà da deposito di rifiuti urbani pericolosi, apparecchiature elettriche ed elettroniche, ripostiglio batterie e rame e guardiola del custode.
Il tutto per una cifra di 450mila euro. Il sindaco Motta, in consiglio comunale, ha spiegato che l'intenzione dell'Amministrazione sarà quella di proporre ad Olgiate, con il quale sono già stati presi contatti in questo senso, una gestione congiunta della nuova struttura.
Di seguito il quadro economico del progetto:

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